Arriva l’assoluzione in Appello per un dipendente di un Bed and Breakfast. L’uomo era accusato di favoreggiamento della prostituzione e in primo grado era stato condannato a 4 anni di reclusione.
La Corte d’Appello ha assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste, il 55enne residente a Lecce. È stata così accolta la tesi difensiva dell’avvocato Rocco Rizzello. Nel corso della discussione in aula, il legale ha chiesto l’assoluzione, sottolineando che nel corso del processo non sono state ascoltate le persone offese nonostante la richiesta della difesa.
I fatti risalgono al 2012. Le indagini hanno avuto origine da un controllo effettuato all’interno della struttura ricettiva di Lecce.
Una cliente, costretta ad andare via prima del tempo, si era infatti rivolta agli agenti, di fronte al rifiuto dei responsabili del B&B, di restituire parte del denaro. Una volta giunti sul posto, gli agenti avrebbero notato un sospetto via vai di persone.
Nel corso della perquisizione all’interno di una stanza, vennero trovati preservativi. Inoltre nell’immediatezza dei fatti, furono ascoltate le presunte prostitute, le quali avrebbero confermato di frequentare assiduamente la struttura. I sospetti, ben presto, si sarebbero concentrati sul 55enne. L’uomo sarebbe stato individuato come la persona che teneva i contatti con le “lucciole” e il suo computer personale venne sequestrato.
Gli ulteriori accertamenti non individuarono responsabilità nei confronti dei titolari del B&B che non venne mai sottoposto a sequestro.
