
Arriva l’assoluzione e l’immediata revoca della misura cautelare per un 66enne leccese accusato di aver maltrattato la compagna per diversi mesi.
Il giudice monocratico Fabrizio Malagnino, al termine del processo con rito ordinario, ha assolto l’imputato con formula piena “perché il fatto non sussiste”, anche se le motivazioni si conosceranno nei prossimi mesi.
Non solo, poiché il 66enne è tornato in libertà visto che la sentenza prevede la revoca della misura cautelare dei domiciliari con braccialetto elettronico.
È stata accolta dunque la richiesta degli avvocati Rocco Rizzello e Paolo Cantelmo.
Invece, la pubblica accusa aveva invocato la condanna a 3 anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia.
I fatti contestati si sarebbero verificati tra aprile e dicembre del 2023 a Lecce.
Ed il 5 gennaio scorso, il 66enne venne arrestato a seguito di ordinanza del gip.
In base a quanto emerso durante le indagini coordinate dal pm Rosaria Petrolo, l’uomo avrebbe anzitutto controllato ogni spostamento della compagna, impedendole di uscire da sola. Non solo, anche di parlare al telefono con i suoi familiari. Inoltre, avrebbe controllato costantemente la messaggistica whatsapp della donna. E secondo l’accusa, l’uomo chiudeva a chiave la porta di ingresso della casa per evitare che la compagna potesse fuggire.
Inoltre, venivano contestate una serie di aggressioni fisiche.
In una circostanza, durante una lite, le avrebbe strappato il telefono dalle mani per evitare che potesse chiedere aiuto, per poi gettarlo a terra. Inoltre, l’avrebbe afferrata per il collo e trascinata fino alla camera da letto, pretendendo rapporti sessuali. E sarebbe arrivato a nascondersi dopo l’intervento dei carabinieri e in seguito avrebbe obbligato la donna a negare quanto accaduto in precedenza. Non solo, poiché per paura di una denuncia avrebbe costretto la compagna a dormire in macchina a San Cataldo.
Già in precedenza, dopo una chiamata di aiuto della compagna ai carabinieri, avrebbe accampato una scusa per evitare conseguenze.
Ad ogni modo, il 5 gennaio scorso, il 66enne venne arrestato a seguito di ordinanza del gip. Come detto, però, al termine del processo è stato assolto ed è tornato in libertà, come stabilito dalla sentenza del giudice.