I due ragazzi di Campi Salentina, accusati di atti di bullismo verso un disabile sono stati scarcerati. Difatti, nell'udienza di ieri, sia Riccardo Cassone che Edoardo Tauro hanno patteggiato la pena a 2 anni ed 8 mesi, ma contestualmente i loro difensori, gli avvocati Massimo Bellini, Giovanni Gabellone e Larissa Luca, hanno presentato un'istanza, accolta dal gup Toriello.
Entrambi erano agli arresti domiciliari, ma a seguito della decisione del giudice, tornano in libertà. Il giudice ha motivato la decisione in considerazione del lungo lasso di tempo trascorso dall'episodio incriminato (ben 2 anni) e "dell'apprezzabile periodo di durata della custodia cautelare". Invece in precedenza, il Tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di scarcerazione per Riccardo Cassone. Ricordiamo che i difensori dei due imputati avevano nuovamente "concordato" la pena con il pubblico ministero Angela Rotondano a 2 anni ed 8 mesi, dunque senza potere beneficiare della sospensione condizionale della pena. La sentenza del gup, che ha accolto l'istanza, ha tenuto conto delle attenuanti generiche, poiché Cassone e Tauro dopo il vile gesto, si sarebbero comunque adoperati a liberare il ragazzino disabile e avrebbero collaborato nell'identificazione di un terzo complice. Infatti, il minorenne A.G., difeso dall'avvocato Michele Palazzo, è anch'egli imputato e dovrà presentarsi innanzi al gup Aristodemo Ingusci, in data 21 giugno, per l'udienza preliminare.
Sempre nell'udienza di ieri, il ragazzo disabile (adesso 14enne) e sua madre si sono costituti parte civile con l’avvocato Cosimo Casaluci. Essi hanno avanzato una richiesta di risarcimento di 150 mila euro per i danni morali e patrimoniali.
La decisione odierna è stata dunque presa da un nuovo giudice, poiché il dr. Vincenzo Brancato, sulla base dell'articolo 34 del c.p., risulta incompatibile, poiché si è già pronunciato sulla precedente istanza di patteggiamento, rigettando la pena a 2 anni e 6 mesi concordata tra i difensori e il pm. La scelta è "caduta" sul dr. Michele Toriello che in base alle disposizioni tabellari dell'ufficio gup, risulta il giudice designato ad esprimersi sul nuovo patteggiamento.
I legali di Cassone e Tauro, negli scorsi mesi, avevano"concordato con il pubblico ministero un'ulteriore istanza di patteggiamento a 2 mesi, subordinata alla sospensione della pena, ma senza chiedere le generiche. Dunque "appellandosi" ad un'attenuante speciale per chi ha dimostrato di collaboraree che permette di dimezzare la pena.
Il grave episodio di violenza, avvenne nel novembre del 2014 e fu filmato con un telefonino. Cassone e Tauro erano finiti agli arresti domiciliari con accuse pesantissime: sequestro di persona, violenza privata e persecuzione di un minorenne affetto da un handicap mentale. Il video divenuto virale su WhatsApp tra i giovani di Campi Salentina, venne registrato con il cellulare da un altro ragazzo. Nel filmato, infatti, si vede chiaramente come quattro ragazzi Cassone, Tauro, A.G.( un minorenne già identificato e denunciato a piede libero) abbiano legato il ragazzino disabile con catena e lucchetto. Una persecuzione durata oltre un’ora, durante la quale i tre bulli gli avrebbero persino urinato sulle gambe e una volta liberatolo, gli avrebbero intimato di non parlarne con nessuno. I tre "bulli" sono stati "traditi" proprio da quel video. Il filmato, infatti, è arrivato tra le mani di una compagna di classe del 13enne, la quale ha provveduto ad informare la madre del ragazzino.
