Attilio Monosi ascoltato dal gip sui fondi dell’Antiracket: ‘Mi sono subito adoperato per recuperare il versamento’

Interrogatorio anche per l’ex assessore di palazzo Carafa, Attilio Monosi, il quale ha tentato di chiarire la propria posizione sui fondi erogati illegittimamente dal Comune di Lecce. Attilio Monosi è difeso dall’avv. Riccardo Giannuzzi.

Risponde alle domande del giudice e chiarisce la propria posizione sui presunti fondi erogati illegittimamente dal Comune di Lecce ad un imprenditore, per i lavori presso l'associazione Antiracket Salento. Attilio Monosi, assessore al bilancio dimissionario di Palazzo Carafa, assistito dal suo legale, l'avvocato Riccardo Giannuzzi, ha spiegato ogni aspetto della vicenda nel corso di un' ora e mezza d'interrogatorio di garanzia.

Anzitutto, Monosi ha ribadito al giudice Giovanni Gallo che il primo pagamento non dipese da lui. In effetti dall'ordinanza "non emerge la prova che il Monosi fosse a conoscenza dell'avvenuto pagamento indebito da parte del Comune di Lecce in favore del Saracino". Successivamente Monosi viene a conoscenza del fatto ed oggi ha sottolineato di essersi adoperato per recuperare il versamento. In che modo? Cercando una soluzione in maniera bonaria e attraverso una delibera  nel maggio del 2015 .

In seguito, l'allora assessore intraprende un' azione legale che viene vinta nel luglio 2016. A quel punto, l'imprenditore Giancarlo Saracino  fa un bonifico prodotto e ridà i soldi, restituendo così  i 130 mila che dunque non sarebbero mai  "spariti" dalle casse comunali. 
 
Per dimostrare la veridicità delle affermazioni di Monosi,  l'avvocato Giannuzzi ha prodotto innanzi al giudice i due documenti. Soprattutto, ha chiesto la revoca della misura interdittiva dai pubblici uffici di 1 anno, emessa nei confronti del politico di Palazzo Carafa. Il gip Giovanni Gallo si è riservato sulla decisione e dovrà aspettare il parere dei pubblici ministeri Roberta Licci e Massimiliano Carducci.

Attilio Monosi è indagato, per questo episodio, di peculato e falso materiale aggravato. Monosi, afferma il gip nell'ordinanza, assieme a Giuseppe Naccarelli, Pasquale Gorgoni , Salvatore Laudisa, Paolo Rollo "si appropriavano, destinandola ad esclusivo beneficio della Saracino Costruzioni e così sottraendola al patrimonio pubblico , della somma di 130.410 euro, accreditata in data 21 agosto scorso del 2013 sul conto corrente di Giancarlo Saracino". Si fa riferimento alle opere infrastrutturali effettuate tra febbraio e marzo del 2013 presso lo sportello Antiracket di Lecce, in esecuzione dell'appalto aggiudicato a firma di Giuseppe Naccarelli.

Il progetto venne approvato in attuazione di una convenzione sottoscritta con l'Ufficio Straordinario del Governo per le iniziative Antiracket , nonostante nella determina dirigenziale fosse escluso che la spesa relativa a tali lavori potesse transitare nel bilancio dell'amministrazione comunale, ed essere invece liquidata alla ditta esecutrice.



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