
Nell’ambito della prevenzione ai reati di violenza domestica, sono stati emessi, nel 2023, da parte del Questore di Lecce Vincenzo Massimo Modeo, 17 ammonimenti, mentre, dal gennaio 2024 a oggi, sono stati 24.
Questo incremento è dovuto all’entrata in vigore della cosiddetta Legge Roccella, un intervento corposo e di ampio respiro che rafforza la tutela delle vittime, incidendo sia sulla prevenzione dei fenomeni criminosi sia sul percorso di recupero degli autori.
Il provvedimento estende l’ammonimento per “condotte di violenza domestica” – precedentemente previsto solo per i reati di percosse e lesioni – a ulteriori reati, consumati o tentati, quali la violenza privata, la minaccia aggravata, lo stalking, la diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite, la violazione di domicilio, il danneggiamento.
Tutte queste condotte sono considerate “reati spia” e quindi campanelli di allarme che possono essere prodromici a escalation di violenza.
Al fine di intercettare e bloccare il cosiddetto “ciclo della violenza”, in tutti i casi in cui alle forze di polizia venga segnalato, in forma non anonima, un fatto che debba ricondursi a uno di questi comportamenti, il Questore può procedere ad ammonire formalmente l’autore, anche in assenza di querela.
L’effetto non è soltanto quello di intimare l’autore ad astenersi dal realizzare ulteriori condotte simili, ma è anche quello di rendere più grave l’eventuale reiterazione.
Per fare un solo esempio, un 50enne è stato condannato in Appello a 18 mesi di reclusione, perché, dopo la fine di una relazione extraconiugale, ha tempestato con telefonate, anche contenenti insulti, a tutte le ore del giorno e della notte la sua ex amante. Inoltre, la pedinava e si appostava per controllarne gli spostamenti, l’ha aggredita verbalmente all’interno di un distributore di carburanti, aprendo lo sportello della sua autovettura, impedendole di ripartire e insultandola alla presenza di altre persone.
A questo si è aggiunto il fatto di mostrarle alcune foto compromettenti scattate nel periodo in cui avevano avuto una relazione, condite dalla minaccia di tappezzare il paese di residenza e il luogo di lavoro se non avesse ripreso la relazione con lui.
Per questo l’uomo venne ammonito dal Questore di Lecce nell’estate del 2019.
In seguito, il 50enne ha ripreso a tempestarla di telefonate e messaggi, lettere anonime, arrivando, addirittura, a disseminare nei pressi dell’abitazione e dell’attività professionale di un uomo che la donna aveva iniziato a frequentare, alcuni biglietti dattiloscritti in cui riportava il nome di battesimo, l’indirizzo di casa, il numero di telefono e l’indicazione di un presunto prezzario per prestazioni sessuali.
La vittima, in seguito agli atti persecutori che stava subendo, è caduta in uno stato di forte prostrazione, venendo sostenuta in questa fase soprattutto dagli agenti di Polizia che la seguivano costantemente, in ogni modo possibile.
Le attività di indagine poste in essere da personale della Divisione Anticrimine della Questura di Lecce, sono riuscite provare che l’autore fosse proprio l’ex amante, già ammonito, che per questo è stato denunciato per stalking.
Dopo la condanna in primo grado nel luglio del 2021, l’uomo ho proposto appello, che però, la settimana scorsa, è stata confermata integralmente, con la condanna, ripetiamo, a 18 mesi di reclusione.