15enne morto dopo un incidente in scooter, l’amico rimase ferito gravemente. Automobilista patteggia 1 anno e 8 mesi

Erano da poco passate le 22.00, di quel 21 settembre 2019, quando si è consumata la tragedia. Alessandro Crespino è stato trasportato d’urgenza in ospedale ed è morto 5 giorni dopo.

Patteggia la pena l’automobilista accusato della morte di un 15enne e del ferimento dell’amico. A.G., 28enne di Casarano, è stato condannato alla pena di 1 anno ed 8 mesi per omicidio stradale aggravato e lesioni personali. Il gup Alessandra Sermarini, nel corso dell’udienza preliminare, ha accolto l’istanza di patteggiamento avanzata dall’avvocato Giancarlo Vaglio, concordata con il pm.

Rispetto a quanto contestato nell’avviso di conclusione delle indagini, è venuta meno l’aggravante della guida in stato di alterazione psicofisica. Nell’immediatezza dei fatti, A.G. risultò positivo ai cannabinoidi, solo dall’esame delle urine (non da quello del sangue). E non sarebbe emersa la prova dell’effettivo stato di alterazione. Inoltre, è stata applicata ad A.G. l’attenuante del concorso di colpa.

I familiari della vittima, il 15enne di Casarano Alessandro Crespino, si sono costituiti parte civile con l’avvocato Attilio De Marco.

Erano da poco passate le 22.00, quel 21 settembre 2019, quando si è consumata la tragedia. Alessandro ed il suo amico stavano percorrendo in sella ad uno scooter corso XX settembre, a Casarano, quando all’altezza di un incrocio, il mezzo a due ruote si è scontrato con una Fiat Punto, guidata un giovane del posto.

Fin da subito, le condizioni del 15enne, caduto a terra, erano sembrate gravi. Il ragazzo è stato trasportato d’urgenza in ospedale ed è morto 5 giorni dopo. L’amico ha rimediato una serie di lesioni giudicate guaribili in 40 giorni.

Secondo il pm Maria Vallefuoco, A.G. non avrebbe rispettato la precedenza, percorrendo via Magenta, all’intersezione con via XX settembre. E sarebbe andato ad impattare violentemente con il ciclomotore condotto da Alessandro Crespino. Il giovane, secondo la Procura, viaggiava sprovvisto del titolo abilitativo ed a una velocità pari a 68 km (il limite era 50 km/h), trasportando un minore.



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