Molestata e palpeggiata da un commerciante di Trepuzzi? La bambina conferma le accuse

Era stata condotta nel retro del minimarket con una scusa e palpeggiata nelle parti intime. La piccola di 9 anni ha confermato le accuse al gip Giulia Proto

Si è svolto in mattinata l’ascolto protetto della bambina, presunta vittima di molestie sessuali per mano di un commerciante trepuzzino arrestato dai carabinieri. Dinanzi al gip Giulia Proto, presso la Procura dei Minori, la piccola di 9 anni ha confermato le accuse nel corso dell’incidente probatorio (permette di cristallizzare le accuse in vista di un eventuale processo), durato circa un’ora, alla presenza del sostituto procuratore Giorgia Villa.

Un racconto lineare quello della bambina che ha ribadito quanto già riferito agli inquirenti, durante una precedente audizione alla presenza di una psicologa. La piccola, secondo l’accusa, sarebbe stata avvicinata dal commerciante di un negozio di alimentari con la scusa di “sistemare meglio il vestitino” e condotta in uno sgabuzzino, dove lontano da occhi indiscreti, l’uomo l’avrebbe palpeggiata nelle parti intime, invitandola a toccarsi di notte il seno. Infine, il commerciante le avrebbe regalalato delle caramelle.

Ora le dichiarazioni della minore saranno esaminare dal consulente tecnico Sara Scrimieri, nominato dal gip, al fine di vagliarne l’attendibilità. Invece, l’avvocato Antonio Savoia, legale dell’indagato, si è affidato alla specialista Michela Francia.

I genitori della bambina sono invece assistiti dai legali Viola Messa ed Antonio Romanello, ma non hanno nominato un consulente di parte.

Le indagini

F.F.P. (le sue iniziali), 71enne di Trepuzzi si trova sempre ai domiciliari, dopo l’arresto del 13 settembre scorso, con l’accusa di violenza sessuale. L’uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare a firma del gip, su richiesta del pm Maria Rosaria Micucci.

Il Tribunale del Riesame, in seguito, ha rigettato il ricorso dell’avvocato Antonio Savoia che chiedeva la revoca della misura cautelare. Nelle settimane scorse, invece, dinanzi al giudice, si è svolto l’interrogatorio di garanzia dell’arrestato. Il 71enne ha negato l’accaduto, sostenendo che la minore, quella mattina del 2 luglio, indossava una maglietta molto larga e un po’ “sconcia” che avrebbe lasciato intravedere il “seno”. Inoltre, F.F.P. ha ribadito di non averla neanche sfiorata e di essersi limitato a venderle le salviettine e a regalarle delle caramelle, alla presenza di due clienti.