Processo bar “Twin Towers”: Condanna per proprietario ed ex consigliere comunale

Il giudice ha condannato ad 1 anno e 3 mesi Paolo Spalluto, proprietario del bar chiuso da diverso tempo, per il reato di abusi edilizi. Invece, pena di 1 anno a carico del progettista Rocco Ciardo.

Tribunale Penale, Lecce (ph. Davide Milone)

Arrivano due condanne al termine del processo relativo al lounge-bar “Twin Towers” di viale Japigia.
Il giudice monocratico Valeria Fedele ha inflitto la pena di 1 anno e 3 mesi al proprietario dell’attività commerciale (chiusa da diverso tempo), Paolo Spalluto, 57 anni originario di Salice Salentino, per il reato di abusi edilizi e invasione di terreni ed edifici; 1 anno (pena sospesa) per Rocco Ciardo, 49 anni di Lecce, ex consigliere comunale leccese, in qualità di progettista e direttore dei lavori. Quest’ultimo rispondeva dell’accusa di falso, in concorso con il proprietario del bar.

Il giudice ha dunque accolto la richiesta di condanna del vpo d’udienza Grazia Vitale che aveva invocato la stessa pena per i due imputati.
Il Tribunale ha disposto anche la demolizione dei manufatti (i gazebo) ritenuti abusivi.

Paolo Spalluto è difeso dall’avvocato Cosimo Poci.
Rocco Ciardo è invece assistito dai legali Viviana Labbruzzo e Stefano De Francesco.
Il collegio difensivo, una volta depositate le motivazioni della sentenza, presenterà ricorso in Appello.

L’inchiesta

L’inchiesta è stata condotta dal Pubblico Ministero Antonio Negro. Ricordiamo che nel marzo del 2015, il Gip Annalisa De Benedictis, attraverso apposito decreto di sequestro preventivo, appose i sigilli ad una parte del bar, per abusivismo edilizio. Il Riesame successivamente confermò il sequestro dei gazebo (l’interno e l’esterno che si affaccia su viale Japigia), disponendo il dissequestro del giardino e del tunnel che conduce agli accessi dei disabili.

In seguito a queste decisioni del palazzo di giustizia, Spalluto comunicò la chiusura dello storico bar leccese ed i circa venti lavoratori che si trovarono improvvisamente disoccupati, iniziarono i sit-in di protesta per esporre le proprie ragioni, ed esprimere la netta contrarietà alle decisioni del Tribunale.
Spalluto, dopo la chiusura delle indagini, chiese di essere ascoltato in Procura, per chiarire la questione dei presunti abusi edilizi. Egli riferì che, dopo il provvedimento del Riesame, aveva provveduto ad eliminare i manufatti, oggetto di contestazione, e per i quali aveva comunque presentato la richiesta di edificazione in regime di sanatoria.
Spalluto, seguendo il regolare iter amministrativo, avrebbe dunque ottenuto una nuova concessione per l’utilizzo dei gazebo.

Ricordiamo poi che nel settembre scorso, Paolo Spalluto venne arrestato e condotto in carcere per l’incendio del negozio Baloon Party, attiguo al bar Twin Towers di cui era proprietario.



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