
Due droni pilotati da terra dai carabinieri staneranno gli abusi demaniali ed edilizi sulla costa di Porto Cesareo. Scatteranno foto e faranno riprese: da terra i carabinieri che li piloteranno con un radiocomando visualizzeranno le immagini su un monitor. L'iniziativa vuole scoprire le strutture precarie, con riferimento agli stabilimenti balneari, non ancora smontate, abusi edilizi e modificazioni del costone dunale.
I militari dell'Aliquota operativa della Compagnia di Campi Salentina hanno iniziato, nella giornata di ieri, una serie di accertamenti rivolti ad adempiere alcune deleghe della Procura della Repubblica di Lecce in materia di reati ambientali ed edilizi sul territorio di Porto Cesareo. Necessitando di immagini e riprese dall'alto si è deciso, grazie all'ausilio di un'impresa che prevalentemente si occupa di effettuare filimini di eventi (feste, matrimoni, ecc.) o documentari, di utilizzare due piccoli droni, dotati di radiocomando a terra con monitor visualizzante in diretta le immagini ritratte, in grado di volare ad un altezza di 150 metri (aventi quindi un raggio di azione di 1,5 km), dotati di 10 minuti di autonomia e capaci di effetturare fotografie in rapidissima frequenza e di qualità eccelente, nonché riprese video. I droni sono anche dotati di sistema GPS con rilevazione delle coordinate geografiche, molto utile, a esempio, per stanare evenutali cantieri abusivi difficilmente percepibili circolando in strada. Diverse le fotografie che potranno tornare utili alle diverse indagini in corso, in diversi campi: strutture precarie non smontate, abusi edilizi, modificazioni di dune, occupazioni di suolo demaniale e via dicendo.