Nardò, il bilancio 2022 degli Ispettori Ambientali. Elevate 145 sanzioni per oltre 25mila euro

Nel mirino abbandoni di rifiuti ed evasori della Tari. Sono state svolte, inoltre, attività specifiche sulle discariche abusive

Sono stati 211 i servizi svolti e 145 le sanzioni amministrative elevate per violazioni dei regolamenti comunali e delle ordinanze del Sindaco in tema di deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Questo il bilancio del 2022 degli Ispettori Ambientali del Comune di Nardò, che operano sotto la supervisione tecnico-operativa della Polizia Locale e dell’Assessorato all’Ambiente con compiti di informazione ed educazione in materia ambientale e di prevenzione, segnalazione e contestazione delle violazioni sul territorio comunale. Non solo per il corretto conferimento dei rifiuti, ma più in generale per la difesa del suolo e del paesaggio e per la tutela dell’ambiente.

I servizi, svolti con fototrappole mobili, con appostamenti mirati o in borghese e a seguito delle segnalazioni pervenute al Comando di Polizia Locale e dai cittadini, hanno portato a un totale di sanzioni pari a 25 mila e 600 euro.

Sono stati segnalati agli uffici competenti 13 evasori della Tari. È stata svolta, inoltre, un’attività specifica di monitoraggio e controllo delle discariche abusive, dai cui è emerso purtroppo che non accenna a scomparire il malcostume dell’abbandono dei rifiuti nelle strade di periferia e nelle campagne e in qualche caso anche in aree urbane. Significativa anche l’attività repressiva in materia di mancata differenziazione dei rifiuti, in questo caso a seguito di segnalazioni dell’azienda che si occupa del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani. Ma su questo fronte gli ispettori ambientali hanno affiancato una costante opera di informazione e sensibilizzazione. Infine, gli ispettori hanno fornito ausilio alle forze di polizia sul fronte della vigilanza e dei reati che riguardano l’ambiente.

Degno di nota anche l’episodio dello scorso 6 settembre relativo all’incendio nel deposito di masseria Torre Nova di due bus di proprietà del Comune e adibiti al trasporto dei turisti all’interno del Parco di Portoselvaggio. In quell’occasione sono stati proprio gli ispettori ambientali, impegnati in un giro di perlustrazione a Sant’Isidoro, ad accorgersi per primi della colonna di fumo nero, ad allertare i Vigili del Fuoco e l’Arif e a intervenire evitando, di fatto, conseguenze gravi per la vegetazione dell’area.



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