Brillantante servito come acqua, solo un tragico equivoco. Indagati, al momento, i due baristi

Proseguono le indagini sullo sfortunato episodio del bar di Castrignano: secondo gli inquirenti si è trattato un un drammatico errore. Indagati i due baristi, mentre resta chiuso il locale. Stazionarie le condizioni del malcapitato cliente.

Si profila l’ipotesi di un tragico e sfortunato equivoco dietro alla vicenda del bar di Castrignano del Capo dove pochi giorni fa è stato servito un bicchiere di brillantante per stoviglie al posto di un bicchiere d’acqua.

Una tremenda fatalità che rischia di avere risvolti drammatici perché il giovane imprenditore malcapitato si ritrova ancora ricoverato in Rianimazione nell’ospedale di Tricase: è stato sottoposto a una operazione di asporto dello stomaco e di parte dell’esofago. Le sue condizioni restano gravi ma stazionarie: lotta tra la vita e la morte e se devesse riuscire a vincere questa battaglia, la sua vita non sarebbe comunque più la stessa.

Sul fronte giudiziario proseguono le indagini. Il bar è stato sottoposto al provvedimento amministrativo di sospensione temporanea, ma gli inquirenti, come detto, si convincono sempre più che dietro alla tremenda faccenda ci sia stato solo un errore, madornale.

Indagati i dipendenti

Due al momento gli indagati: i due baristi in quel momento in servizio, non i proprietari dell’esercizio. Sul loro capo pende l’accusa di lesioni personali gravissime. Secondo la ricostruzione più accreditata, il barman avrebbe travasato il brillantante da un recipiente grande ad una bottiglietta che avrebbe poggiato momentaneamente sul bancone del bar.

Invece la barista, non accortasi di nulla e pensando si trattasse di una bottiglietta di acqua, avrebbe versato il liquido nel bicchiere per servire lo sfortunato cliente che era appena giunto al bancone.

Le indagini sono condotte dai Carabinieri Tricase, guidati dal Comandante Alessandro Riglietti e coordinate dal Pm Donatina Buffelli.



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