Uccisero un giovane di Melissano, sparandogli in testa. La Cassazione conferma due ergastoli

Invece, gli “ermellini” hanno annullato con rinvio le condanne per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, per altri due imputati

Confermati i due ergastoli per l’omicidio di Francesco Fasano, il 22enne di Melissano ammazzato il 24 luglio del 2018, con un colpo di pistola alla tempia.

Diventa dunque definitiva, dopo la pronuncia della Corte di Cassazione, la condanna al carcere a vita con isolamento diurno per 18 mesi per: Daniele Manni, 43enne di Casarano e Angelo Rizzo, 27enne di Melissano, ritenuti colpevoli di omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione e dai motivi abietti e futili, connesso allo spaccio di sostanze stupefacenti. Gli “ermellini” hanno confermato la sentenza della Corte d’Assise d’Appello (presidente Vincenzo Scardia) che aveva anche disposto il risarcimento del danno in separata sede ed una provvisionale di 50mila euro in favore di madre, padre e sorella di Francesco Fasano, che si erano costituiti parte civile, attraverso gli avvocati Luigi Corvaglia e Claudio Miggiano.

Al termine del processo di secondo grado era stata confermata la sentenza di primo grado emessa dalla Corte d’Assise (Presidente Pietro Baffa).

Invece, la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio le condanne del processo di Appello a 14 anni per Luciano Manni, 70 anni di Melissano (24 anni in primo grado) e Antonio Librando, 56 anni di Melissano (14 anni anche in primo grado). Rispondevano dell’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, in concorso con Angelo Rizzo e Daniele Manni.

Si dovrà infatti celebrare un nuovo processo, dinanzi ai giudici della Corte d’Appello di Taranto.

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Francesca Conte, Stefano Prontera e Stefano Pati.,

Invece si è già concluso il processo con rito abbreviato ed il gup Cinzia Vergine ha assolto tutti gli imputati che rispondevano sempre di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.

Le indagini sull’omicidio del 22enne di Melissano, coordinate dal procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi e dai sostituti procuratori Stefania Mininni e Maria Vallefuoco, hanno permesso di individuare uno scontro in atto tra due fazioni createsi all’interno di una originaria associazione dedita al traffico di stupefacenti che operava nelle “piazze” di Melissano e paesi limitrofi.

E successivamente è stato messo a segno il blitz “La svolta 2.0“, condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del comando provinciale in collaborazione con la Compagnia di Casarano, iniziata nel marzo 2018, e che rappresenta l’epilogo dell’attività investigativa che, il 26 luglio 2018, portò i militari a eseguire dieci fermi, a seguito dell’omicidio di Francesco Fasano, avvenuto nelle campagne di Melissano. Dopo i ricorsi dinanzi al Tribunale del Riesame, tutti gli indagati sono stati scarcerati. Nelle prossime settimane proseguirà l’udienza preliminare dinanzi al gup Silvia Saracino.



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