Durante la perquisizione in casa trovano la cocaina…e tre prostituite. Nei guai 48enne

In casa erano presenti tre prostitute e l’uomo è indagato anche per favoreggiamento della prostituzione, in stato di libertà

Scattano le manette per un 48enne, dopo il ritrovamento di cocaina in un appartamento. Non solo, poiché in casa erano presenti tre prostitute è indagato anche per favoreggiamento della prostituzione, in stato di libertà.

Nella serata di mercoledì, i carabinieri della stazione di San Pietro in Lama hanno tratto in arresto in flagranza di reato, R. B., originario di Napoli, ma domiciliato a Lequile.
L’uomo è stato poi condotto nel carcere di Borgo San Nicola, come disposto dal pm Massimiliano Carducci.

In seguito, il gip Sergio Tosi ha convalidato l’arresto, ma ha disposto gli arresti domiciliari in un altro comune salentino. Nel corso dell’udienza di convalida, l’indagato difeso dall’avvocato Ivan Greco, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Risponde, anzitutto, dell’ipotesi di reato di detenzione illecita di sostanza stupefacente. Infatti, è accusato di aver illecitamente detenuto, cocaina – per un peso complessivo lordo di 90 grammi, suddivisa in 2 involucri (uno in cellophane trasparente contenente 70 grammi e l’altro in plastica di colore bianco contenente 20 grammi) e destinato allo spaccio.

Non solo, poiché risponde anche di favoreggiamento della prostituzione, in stato di libertà per aver concesso in sublocazione a scopo di esercizio di casa di prostituzione le camere dell’appartamento al prezzo di euro 200 a settimana la camera piccola e di 300 euro a settimana la camera grande, a numerose donne di nazionalità straniera.

L’ordinanza del gip Tosi è stata applicata in base ai gravi indizi di colpevolezza, poiché durante la perquisizione nell’abitazione di Lequile, nell’ambito di un’inchiesta sul favoreggiamento della prostituzione, è stata rinvenuta all’interno di uno zainetto, posto su un divano collocato in una stanza adibita a “salone”, la cocaina (confezionata in due involucri), i bilancini di precisione ed il materiale per il confezionamento.

Non solo, poiché all’interno dell’abitazione, affittata da R. B. da almeno 7 anni per un canone di 400 euro mensili, al momento del controllo vi erano tre cittadine di nazionalità sudamericana e, all’interno delle camere da letto in uso ad ognuna delle stesse, è stato rinvenuto materiale tipicamente utilizzato per l’esercizio della prostituzione. Anche nell’abitazione di Merine, nella disponibilità di R. B., i carabinieri hanno rinvenuto materiale utilizzato per l’esercizio della prostituzione.

Secondo il gip Tosi: “Le modalità e le circostanze dei fatti-reato sopraindicati denotano una considerevole pericolosità sociale di chi è stato arrestato certamente tale da rendere assai probabile la reiterazione di analoghi comportamenti delittuosi, avuto riguardo al rinvenimento presso l’abitazione dell’arrestato di sostanza stupefacente del tipo cocaina in quantità rilevante (90 grammi), nonché del materiale idoneo ed utile al confezionamento della stessa, pronta per essere inserita nel mercato dello “spaccio”, tutti elementi tali da portare ragionevolmente ad escludere la mera occasionalità della condotta”.