‘Trauma cranio-facciale con tumefazione ed escoriazione dello zigomo destro ed escoriazioni del labbro superiore e del ginocchio destro e sinistro con prognosi di 10 giorni‘. È questo il referto medico di una donna di 52 anni, caduta rovinosamente in una buca che ha trovato sul percorso non illuminato che portava dal parcheggio P2 all’area del concerto ‘N20 – Back Home‘ all’aeroporto militare di Galatina in occasione dei 20 anni di carriera dei Negramaro.
Non si fermano le polemiche per i gravi disagi che in tanti hanno subito in occasione dell’atteso evento, anzi ora dalle parole si passa ai fatti. Chi ha subito un danno fisico ha dato mandato ai propri legali per accertare le responsabilità e avere giustizia.
È il caso della signora salentina che ha “chiamato” il suo legale, l’avvocato Giancarlo Sparascio, per fare istanza di accesso agli atti ed ai documenti amministrativi relativi al rilascio dell’autorizzazione “…per attività di spettacolo ed intrattenimento pubblico di cui agli artt. 68 e 80 del R.D. n. 773/1931 (Tulps) nonché all’Allegato A, punti 79 e 80, del D.lgs. n. 222/2016, con capienza superiore a 5.000 persone, in relazione all’organizzazione dell’evento denominato N20 – Back Home”
Il racconto della signora
La signora racconta che, in occasione della partecipazione al concerto, insieme ai propri figli, alle ore 21.40 circa, nel percorrere la strada sterrata tra il parcheggio “P2” ed il luogo dell’evento, a causa dello stato di grave dissesto della quasi totalità del tragitto deputato al trasferimento del pubblico nonché della totale assenza di illuminazione derivante, a suo dire, dalla mancata attivazione dei gruppi elettrogeni, dopo aver percorso in tali condizioni, in oltre due ore di cammino lungo tratti accidentati, non segnalati, non presidiati ed al buio, una significativa distanza di svariati chilometri, era inciampata in una buca di considerevole profondità, rovinando per terra ed battendo violentemente le ginocchia ed il volto, procurandosi tumefazioni ed escoriazioni plurime constatate ed inizialmente medicate dagli operatori volontari una volta giunta nell’area del concerto.
A causa dei persistenti dolori accusati, specialmente al volto, la donna, il giorno successivo, alle ore 09:37, era stata costretta a recarsi presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Cardinal G. Panico” di Tricase, dove le erano stati riscontrati un “trauma cranio facciale con tumefazione ed escoriazione dello zigomo destro ed escoriazioni del labbro superiore e del ginocchio destro e sinistro”, con conseguente sottoposizione a plurimi accertamenti diagnostici, con una prognosi di giorni dieci.
L’istanza di accesso agli atti del legale
Per avere contezza delle eventuali lacune organizzative, il legale della signora, l’avvocato Giancarlo Sparascio, ha rivolto istanza di accesso agli atti al Comune di Galatina ed alla Prefettura di Lecce. Tale istanza è volta esclusivamente a conseguire l’accesso agli atti amministrativi concernenti il rilascio dell’autorizzazione allo svolgimento dell’evento all’interno dell’Aeroporto militare 61° stormo “Fortunato Cesari” di Galatina, di cui all’art. 68 del Testo Unico in materia di Pubblica Sicurezza ed all’Allegato A, punto 80, del d.lgs. n. 222/2016, unitamente a tutti gli atti presupposti, ivi incluso il parere della Commissione di Vigilanza Locali di Pubblico Spettacolo, istituita a livello provinciale e presieduta dal Prefetto, ai sensi dell’art. 142 del R.D. n. 635/1940, nonché alla stessa istanza presentata tramite il Suap dalla società organizzatrice dell’evento medesimo e relativi allegati.
‘È del tutto evidente – precisa l’avvocato Sparascio – che l’istanza fa riferimento alle questioni organizzative e non intende nel modo più categorico interferire con i profili artistici connessi alla celebrazione di un concerto bellissimo, per certi versi storico, di artisti che sono straordinari interpreti della terra salentina, dei suoi valori e della sua storia, che con la loro arte contribuiscono ad impreziosire e diffondere anche l’immagine del Salento’.
L’istanza è finalizzata a fare luce su quanto accaduto alla spettatrice che ha riportato plurime tumefazioni ed escoriazioni in varie parti del volto a causa di una rovinosa caduta verificatasi nell’ambito del lungo percorso tra uno dei parcheggi e l’area dell’evento, un percorso costituito da lunghi tratti sterrati, dissestati e completamente privi di illuminazione, come peraltro testimoniato da innumerevoli segnalazioni pubblicamente diffuse.
‘Si vuole insomma comprendere – conclude il legale salentino – se vi fossero o meno le condizioni di idoneità della viabilità di contorno e come le stesse siano state valutate in sede di rilascio del titolo e del presupposto parere della Commissione provinciale, anche in ossequio al principio di trasparenza rispetto agli spettatori intervenuti che hanno subito disagi nonché in funzione propositiva rispetto alla futura organizzazione di eventi simili ed all’innegabile crescente domanda infrastrutturale della nostra Terra per sostenere la competizione turistica internazionale’.
Le scuse di Giuliano Sangiorgi
Un Giuliano Sangiorgi emozionato e per certi versi provato quello che ha registrato un messaggio con cui chiedeva scusa agli spettatori per i disagi arrecati.
‘Ci abbiamo messo l’anima’ ha detto l’artista, che insieme alla band teneva tantissimo a festeggiare il ventennale della carriera dei Negramaro a due passi da Copertino, dove tutto era iniziato.
La gente ha capito il grande sforzo degli artisti ma ha il diritto di sapere cosa non è andato, anche perché il Salento da decenni ormai programma grandi eventi elogiati da tutti per la perizia organizzativa.