Schiaffi, calci nello stomaco e pugni alla ex convivente. 26enne di Taurisano condannato a 3 anni

L’imputato è stato assolto dalle accuse di stalking e lesioni aggravate. Invece, il pm aveva invocato la condanna a 5 anni e 6 mesi anche per gli altri reati.

Era accusato di aver picchiato l’ex compagna con calci e pugni, per ben tre anni.

Al termine del processo i giudici della prima sezione collegiale (presidente Fabrizio Malagnino) hanno inflitto la pena di 3 anni di reclusione ad un 26enne di Taurisano, per il reato di maltrattamenti. L’imputato è stato assolto dalle accuse di stalking e lesioni aggravate. Invece, il pm aveva invocato la condanna a 5 anni e 6 mesi anche per gli altri reati.

Il 26enne è difeso dall’avvocato Giuseppe Presicce che potrà proporre ricorso in Appello.

I fatti si sarebbero verificati tra dicembre 2018 all’aprile 2020. In base a quanto ricostruito dal pubblico ministero Erika Masetti, il giovane, spinto da una morbosa gelosia, avrebbe maltrattato ripetutamente l’allora convivente, poco più che maggiorenne, colpendola con calci nello stomaco, schiaffi e pugni. Ed in una occasione afferrandola per i capelli e buttandola violentemente a terra, nei pressi della villa comunale. Non solo, poiché in varie occasioni le avrebbe distrutto il cellulare, impedendole così di chiedere aiuto. Inoltre, come detto, il 26enne era accusato di avere perseguitato la ex, dopo la fine della relazione, ma è stato assolto al termine del processo.

La donna, ricordiamo, dopo un lungo periodo di silenzio per paura di ritorsioni, si presentò davanti agli agenti del Commissariato di Taurisano per chiedere aiuto.

A quel punto scattò la procedura del “codice rosso” e il giovane venne arrestato e condotto ai domiciliari, dopo l’ordinanza del gip.



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