Abusi sessuali verso bambina di 9 anni. Patrigno condannato a 16 anni di reclusione

Non solo, poiché è stata disposta una provvisionale di 300mila euro in favore della bambina e di 10mila per ciascun genitore.

Sentenza di condanna per un 42enne accusato di avere abusato della figlia di appena 9 anni della compagna. Nella giornata di oggi, al termine del processo, i giudici della prima sezione collegiale (presidente Annalisa De Benedictis) hanno inflitto all’imputato la pena di 16 anni di reclusione per il reato di violenza sessuale aggravata. Non solo, poiché è stata disposta una provvisionale di 300mila euro in favore della bambina e  di 10mila per ciascun genitore. Il risarcimento del danno verrà invece quantificato in separata sede. Le parti civili erano rappresentate dagli avvocati Luca Puce ed Ada Carolina Coluccello.  L’uomo è stato invece assolto dal reato di stalking.

L’imputato, difeso dagli avvocati Mariano Fiore e Natasha Shehu,  potrà fare ricorso in Appello.

Il pm di udienza Erika Masetti, al termine della requisitoria ha invocato la condanna a 16 anni e 6 mesi di reclusione.

I fatti si sarebbero verificati tra gennaio e settembre del 2019 in un paese del Sud Salento. Secondo l’accusa, il patrigno avrebbe violentato in diverse occasioni la figlia di appena 9 anni della compagna, in camera da letto o sul divano di casa.

Inoltre, era accusato di avere minacciato la compagna con messaggi Whatsapp, dopo aver avuto sentore di una denuncia della donna per gli abusi nei confronti della figlia. L’accusa di stalking è caduto al termine del processo.

L’uomo sfuggì anche ad un mandato di cattura europeo emesso dal tribunale di Lecce, ma fu poi rintracciato in Albania a Valona ( sua città di origine) e infine fu tradotto nel carcere di Borgo San Nicola.