
La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Lecce ha eseguito un decreto di confisca di prevenzione, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Lecce, a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Brindisi, al cospetto di un brindisino, gravato da numerosi precedenti e condanne penali.
Nei confronti di quest’ultimo, il Tribunale aveva ritenuto ricorrenti gli elementi, previsti dalla normativa antimafia, per qualificarlo “socialmente pericoloso”, in quanto indiziato di vivere abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività illecite.
Il provvedimento giunge al termine di indagini economico-patrimoniali complesse svolte dai militari della Tenenza di Porto Cesareo, alle dipendenze del Gruppo di Lecce, finalizzate all’aggressione dei patrimoni di origine illecita e che, nel mese di marzo 2025, avevano portato al sequestro di un immobile, del valore di 110mila euro circa, sito a Torre Lapillo.
In particolare, le Fiamme Gialle hanno accertato la sistematica e costante sproporzione tra fonti lecite di reddito e beni acquisiti nel tempo dal proposto, tra questi l’immobile confiscato che, seppur intestato una perzona terza, è risultato essere nella piena ed esclusiva disponibilità del destinatario del provvedimento.
Il sequestro di patrimoni illeciti, detenuti in Italia o all’estero, pure sotto forma di “beni rifugio”, assume un valore anche “sociale”, poiché consente di restituire alla collettività le ricchezze accumulate nel tempo dalla criminalità.