Sospetto coronavirus al Vito Fazzi. Militare di stanza a Treviso in isolamento

Nella mattinata di oggi è stato effettuato il primo tampone che risulterebbe negativo. Ora gli accertamenti a Bari per dare conferma ai risultati.

Si è presentato ieri sera al Pronto Soccorso del Vito Fazzi di Lecce in licenza militare, di ritorno dalla città di Treviso. Tosse secca, febbre da 15 giorni e tanti altri sintomi a suo dire preoccupanti che lo avrebbero indotto a temere di essere affetto dal coronavirus.

Immediatamente al triage del nosocomio salentino sono scattate le procedure del protocollo anticoronavirus. L’uomo, un 25enne salentino, che svolge la professione di militare in Veneto, in una base di Treviso, è stato visitato da un infettivologo del Vito Fazzi e dopo posto in isolamento presso il reparto di malattie infettive.

Nella mattinata di oggi è stato effettuato il primo tampone che risulterebbe negativo, scongiurando, quindi, la presenza del virus. La procedura, tuttavia, impone che il tampone venga inviato a Bari dove verranno fatti ulteriori accertamenti a conferma dei risultati ottenuti a Lecce.

L’uomo che ha raccontato di aver frequentato vari ristoranti cinesi nei giorni scorsi in Veneto e di aver mangiato più volte sushi, aveva tuttavia una temperatura corporea intorno ai 36 gradi.

L’invito dell’Ordine dei Medici: ‘Non intasiamo il Pronto Soccorso che è ormai al collasso’

Intanto il Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Lecce, ha invitato tutti i colleghi ‘…che in questa giornata di difficile gestione sanitaria si trovano in prima linea in particolare continuità assistenziale, a voler eseguire triage telefonico sulla base dei protocolli impartiti senza avviare sempre e congestionare pronto soccorso e 118 che attualmente sono al collasso.  Eventuali dubbi possono essere risolti telefonando al numero del Dipartimento Prevenzione dedicato solo a colleghi medici’.

Aggiornamenti controanalisi

Le controanalisi, svolte presso il Policlinico di Bari, hanno dato anch’esse esito negativo, confermando la diagnosi del nosocomio leccese



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