Costrinse una ragazza a rubare per saldare il debito di droga? Condannato a 4 anni e 6 mesi

Eliseo Corina, 22enne di Castrignano de’ Greci, venne arrestato dai Carabinieri della Stazione di Maglie, il 2 luglio del 2016

Venne arrestato tre anni fa, dopo la denuncia di una minorenne. Ora, per il giovane pusher arriva anche la condanna del Tribunale.

Il collegio della prima sezione (Presidente Gabriele Perna) gli ha inflitto la pena di 4 anni e 6 mesi ed il pagamento di 1.700 euro di multa. Inoltre, è stata disposta l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Non solo, poiché sono stati ritrasmessi gli atti al pm, in merito all’accusa di falsa testimonianza nei confronti di altre tre persone.

Eliseo Corina, 22enne di Castrignano de’ Greci, è stato condannato per i reati continuati di estorsione e detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. I giudici hanno però escluso una serie di aggravanti. Infatti, l’avvocato Luigi Corvaglia, difensore dell’imputato, ha sostenuto in aula come Corina non fosse a conoscenza della minore età della vittima. In precdenza, il pm d’udienza Donatina Buffelli ha invocato la pena di 6 anni.

L’inchiesta

Avrebbe costretto una minorenne a rubare in casa dei suoi genitori per saldare un debito di droga.
E così, Corina venne arrestato dai Carabinieri della Stazione di Maglie, il 2 luglio del 2016.

Secondo l’accusa – rappresentata dal pubblico ministero Roberta Licci – ci sarebbe anche una terza persona che avrebbe acquistato la marijuana dal giovane pusher, dicendo di farlo per conto della ignara minore. Sarebbero così iniziate le insistenti richiesta di denaro dal tenore minaccioso. La vittima inizialmente avrebbe tentato di saldare il debito, rubando alcuni oggetti da casa (tra cui un tablet e dei monili in oro) che avrebbe consegnato al giovane spacciatore. Questa ricompensa, però, non sarebbe bastata; le richieste di denaro si sarebbero reiterate con maggiore veemenza, al punto che la ragazzina decise di rivolgersi ai Carabinieri.

All’appuntamento, organizzato con il giovane fidanzato della minore, Corina non si sarebbe fatto attendere. Il giovane di Castrignano de’ Greci, però, non poteva sapere che nel luogo dell’incontro si erano nascosti i Carabinieri della Stazione di Maglie. In tal modo, non appena osservata la cessione di denaro, i militari lo hanno bloccato e sono scattate le manette.
Corina, ascoltato nell’ambito dell’udienza di convalida, ha negato di conoscere la ragazzina. Al termine della stessa, il gip ha concesso gli arresti domiciliari.

Anche la presunta vittima minorenne è stata sentita dal giudice nel settembre scorso, ma nell’ambito dell’incidente probatorio, attraverso l’ascolto protetto. Difesa dall’avvocato Selene Mariano, avrebbe confermato ogni accusa.