Da mesi minacciava e picchiava la madre: in manette un 29enne di Alezio

E’ finito in carcere Antonio Ginaldi, 29enne originario di Alezio. Su di lui pendono le accuse di maltrattamenti e violenze ai danni dell’anziana madre. La donna, dopo mesi di continui ricatti, non ha retto più e questo pomeriggio ha lanciato l’allarme ai Carabinieri.

Ancora un altro caso di violenza tra le mura di casa e, ancora una volta, i protagonisti sono i figli ad aggredire gli anziani genitori. L’ultimo episodio si è registrato ad Alezio, a pochi chilometri da Gallipoli. A lanciare l’allarme, come di consueto in questi casi, è stata la madre, giunta ad un punto di esasperazione dovuto alle continue violenze verbali e non da parte del giovane figlio.
 
I protagonisti di questa triste vicenda sono un’anziana, classe 1949, e suo figlio 29enne. Da mesi, infatti, come riportano i Carabinieri, l’uomo esercitava nei confronti della madre continue violenze che spesso non si fermavano a quelle verbali, ma andavano oltre, arrivando alle mani.
 
In più circostanze, infatti, Antonio Ginaldi avrebbe aggredito la donna, minacciandola di morte e chiedendole continuamente sempre più denaro per provvedere ai propri bisogni. Questi episodi, come dichiarato dalla stessa vittima, si sono verificati ripetutamente fino al culmine avutosi oggi, data del suo arresto. Questo pomeriggio, infatti, l’anziana signora non ha retto più e, in lacrime, ha chiamato per un immediato intervento i Carabinieri. Giunti prontamente sul posto, i militari della stazione di Alezio hanno scongiurato che la situazione potesse degenerare. Da subito sono stati prestati i primi soccorsi alla donna, trovata in lacrime e sotto shock, la quale raccontava alle Forze dell’Ordine, disperatamente, di essere vittima di suo figlio, celibe, disoccupato e già noto agli archivi.

Non c’è stata altra opzione per gli agenti se non quella di procedere ad ammanettare il 29enne, sorpreso in flagranza di reato, con le accuse di maltrattamenti in famiglia, estorsione e minaccia aggravata, nonché per il possesso di arma bianca. Il giovane, infatti, impugnava per minacciare la madre uno spadino. Dopo le formalità di rito, Ginaldi, ancora sotto agitazione, è stato accompagnato presso il carcere di ‘Borgo San Nicola’ di Lecce.



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