Un atto di vandalismo che ha aperto, nel peggiore dei modi, questo 2020 e tanta indignazione nel comune salentino che ha fatto da teatro alla “goliardata” di qualche incivile. È di ieri, 1 gennaio, l’episodio che ha visto protagonisti, forse, un gruppo di ragazzi che hanno distrutto le statue del presepe di Lizzanello in Piazza della Libertà. Volti mutilati e deturpati: un vero e proprio esempio di inciviltà.
Un simbolo di cristianità ma anche di tradizione per tutta la comunità, deturpato per quella che, probabilmente, è una bravata, un modo per sentirsi “i più forti” davanti ai propri amici. A denunciare l’accaduto è l’Associazione culturale Paladini Feste che raccoglie il sentimento di vergogna degli abitanti di Lizzanello. Un paese che si è svegliato sorridendo al nuovo anno ma che si è trovato davanti uno spettacolo indegno.
“Divertirsi a colpire come birilli i pupazzi natalizi – dichiara l’associazione sul profilo facebook – è indice di uno stato di barbarie molto grave, non solo perché è stato colpito un simbolo della cristianità, ma soprattutto perché non è stato rispettato il lavoro di mesi e di tante maestranze che in quel simbolo credono”.
Non sono state meno dure le parole del sindaco Fulvio Pedone che bolla il vandalismo come “una becera espressione di inadeguatezza. Abbiamo tutti necessità di fare un “mea culpa” come genitori per quanto è accaduto la notte scorsa al nostro bel presepe in Piazza della Libertà. Reagiamo come comunità a questa recrudescenza, denunziamo chi è stato, facciamo in modo che da domani gli atti vandalici non siano più trofei da ostentare e tramandare, ma vergogna e sporcizia per l’anima”.
Atti vandalici anche a Lecce
Non sono mancati episodi simili anche nel capoluogo salentino dove a metà dicembre i pupi del presepe erano stati mutilati per “divertimento”. Un po’ come per Lizzanello, il sospetto era che si trattasse di una “bravata” di alcuni ragazzi che hanno danneggiato anche un prezioso magio in cartapesta, rompendogli la mano. Ad un’altra statua, invece, era stato messo un pomodoro sul naso.