Porto Cesareo calcola i danni del maltempo, necessari interventi per 6 milioni di euro

Si è svolta una riunione tecnica in Comune per fare un primo bilancio dell’ondata di maltempo che ha colpito la località rivierasca nei giorni scorsi.

“La conta è iniziata ma non è ancora finita. Priorità assoluta, la messa in sicurezza di situazioni di pericolo, per cui abbiamo avviato lavori urgenti a nostre spese. Non appena sarà riconosciuto lo stato di calamità naturale, chi ha subito danni potrà presentare richiesta di ristoro su appositi moduli (quando saranno disponibili, previo riconoscimento dello stato di calamità naturale, ne daremo comunicazione sul sito istituzionale www.comune.portocesareo.le.it e sulle pagine social), allegando materiale fotografico del prima e dopo l’ondata di maltempo e fatture delle ditte che hanno effettuato i lavori”, con queste parole Salvatore Albano, primo cittadino di Porto Cesareo, commenta la riunione tecnica, svolta presso il comune rivierasco, per fare la conta dei danni provocati dal maltempo dei giorni scorsi. All’incontro hanno partecipato gli amministratori, i vigili urbani, l’Ufficio Tecnico, i componenti del Comitato Operativo Comunale.

I danni sono in corso di quantificazione, da una prima stima si aggirano intorno ai 5/6 milioni di euro.

Manutenzione e sicurezza, sono i primi obiettivi da perseguire, il Comune sta incaricando un gruppo di ditte a sue spese, per intervenire subito. C’è da pensare, però, anche ai privati, cercando di stimolare le associazioni di categoria e per questo Albano ha già avuto contatti con Confindustria che per le vie brevi ha garantito sostegno.

Le priorità

Prioritarie sono la messa in sicurezza territorio, la pulizia delle macerie e dei detriti accumulati, su strade, litorale, piazze. Poi è necessaria la messa in sicurezza degli impianti elettrici saltati, molti in prossimità della litoranea

I danni

Da un primo sopraluogo effettuato dal personale dell’Ufficio Tecnico Comunale i danni più rilevanti si sono avuti sul lungomare dove è stato sventrato muretto a secco vicino al molo; 100 metri di passerella a levante in legno distrutti; il basolato (occorre valutare metro per metro), ma sembrerebbe che debba essere rifatto del tutto, la spesa per il rifacimento si aggira intorno agli 800mila euro; occorre verificare, poi,  molo dopo il ristorante “Lu Cannizzu” e si tratta di una questione critica perché occorre intervenire in acqua; il ponte del ristorante “Lo Scoglio”, poi, presenta una serie di criticità notevoli e in questo caso occorre valutare se l’intervento sul ponte debba essere comunale o privato. Ad ogni modo la passerella va ristrutturata del tutto e comporterà costi elevati.

Torre Lapillo

A Torre Lapillo, i muretti di cinta della torre sono stati divelti e l’impianto elettrico spazzato via; i muretti delle strade con accesso al mare tutti divelti, in particolare via Palmieri; i danni alle dune naturali da Torre Lapillo a Punta Prosciutto sono ingentissimi. Alcune sono state troncate di netto. Occorrono interventi di ingegneria naturalistica per circa 10 km; inoltre a causa delle esondazioni, canali e strade interne sono piene di detriti; bisognerà anche recuperare i relitti – ne sono stati tolti già cinque – e per questo è in corso una ricognizione perché sono pericolosi per la navigazione ed è questo uno degli interventi prioritari e di totale urgenza; infine bisognerà chiudere le voragini formatesi su lungomare Sambati.



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