Opere costruite senza autorizzazioni e smaltimento illecito di rifiuti, denunciate quattro persone

I provvedimenti a opera dei Carabinieri Forestali di Maglie e Gallipoli al termine delle verifiche. Opere sottoposte a sequestro.

Non solo controlli finalizzati alla repressione dei reati in materia di furti, rapine, detenzione, consumo, spaccio di sostanze stupefacenti, ma anche numerose verifiche rivolte al rispetto delle normative inerenti le costruzioni edili e il corretto smaltimento dei rifiuti, quelle svolte quotidianamente dai militari dell’Arma.

Nel corso di dell’attività, i Carabinieri Forestali della Stazione di Maglie, a Diso, hanno deferito in stato di libertà A.D., 61enne che, a Diso, in qualità di proprietario ed esecutore materiale di opere abusive ha realizzato, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, un muro di recinzione in blocchi di calcestruzzo su base in cemento in assenza di autorizzazione e smaltito illecitamente rifiuti non pericolosi provenienti da demolizione edile, in parte spianati sul terreno, sottoposto a sequestro preventivo.

Gallipoli

Nella “Perla dello Jonio”, i Forestali della Stazione locale, hanno denunciato, N.L. 58enne, per aver realizzato, su un’area a vincolo paesaggistico e soggetta al bene paesaggistico “boschi”, opere di nuova edificazioni consistenti in un piazzale per la posa di una piscina fuori terra e di un vano in legno adibito a servizio igienico/sanitario wc. Le opere risultano non consentite dal titolo abilitativo e dell’autorizzazione paesaggistica.

 

 

Otranto

Nella “Città dei Martiri”, invece, è stato deferito in stato di libertà, B.B.R., 34enne per lavori edili eseguiti in assenza/difformita di titolo abilitativo in area sottoposta a vincolo paesaggistico, consistenti nella realizzazione di costruzione precaria di 24.97 metri quadrati e realizzazione di una recinzione perimetrale.

Galatone

A Galatone, infine, sempre i militari della Stazione di Gallipoli, hanno denunciato un uomo per aver realizzato, su un’area agricola, opere edili consistenti in un corpo di fabbrico di 130 circa metri quadrati e un ulteriore piazzale in cemento armato con una superficie pari a 120 metri quadrati circa, completi di opere di recinzione in muratura. Le opere risultano ancora allo stato rustico e prive di coperture. Il tutto in assenza del permesso di costruire. Le strutture sono state sequestrate.