A seguito della perquisizione, ‘spunta’ la cocaina. Per un 20enne scattano denuncia e Dacur

Il giovane era già noto alle forze dell’ordine, per detenzione ai fini di spaccio. Per due anni non potrà accedere in alcune aree urbane di Torre Squillace

Il 29 giugno scorso, durante lo svolgimento di servizi straordinari per il controllo del territorio nella marina di Nardò e zone limitrofe, la Polizia di Stato ha effettuato un’attività di indagine presso un locale situato a Torre Squillace.

Nel corso degli accertamenti, gli uomini del Commissariato di Nardò e il personale della Squadra Mobile hanno individuato un giovane che, al momento del controllo, ha assunto un atteggiamento insofferente, tanto da indurre gli agenti a effettuare un controllo più accurato.

A seguito alla perquisizione personale, i poliziotti hanno rinvenuto un involucro di cellophane contenente 1.6 gr. di cocaina e la somma di 65,00, pertanto, hanno proceduto a deferire in stato di libertà il 20enne, già noto alle forze dell’ordine, per detenzione ai fini di spaccio.

Visti i fatti, e dopo gli accertamenti effettuati dalla Divisione Anticrimine della Questura, il Questore Vincenzo Massimo Modeo, ha emesso nei confronti del ragazzo il provvedimento amministrativo del D.A.C.ur. (Divieto d’accesso aree urbane) che gli vieta di accedere in specifiche aree urbane dove sorgono esercizi di ristorazione, di somministrazione di bevande, di prodotti per la gastronomia, bar, caffè, gelaterie, pasticcerie (ed altri esercizi similari), sit all’interno della Marina di Torre Squillace per un periodo di due anni, al fine di ridurre al massimo il rischio di commissione di reati e di situazioni di lesività dell’incolumità pubblica che potrebbero verificarsi in quei particolari luoghi dove si svolgono attività umane e si formano rapporti sociali, spazi nei quali è necessario prevenire quei fenomeni di criminalità ed illegalità diffusa che incidono sull’esigenza di sicurezza dei cittadini.