Accoltellamento di Sonia Di Maggio, disposta consulenza sui telefoni per far luce sul femminicidio 

Il pm Alberto Santacatterina conferirà l’incarico all’esperto informatico Claudio Leone per analizzare i tre cellulari finiti sotto sequestro.

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Sarà una consulenza tecnica a far luce sul femminicidio di Specchia Gallone.

Nella giornata di domani, il pm Alberto Santacatterina conferirà l’incarico all’esperto informatico Claudio Leone per analizzare i tre cellulari finiti sotto sequestro. I primi due sono quelli di Salvatore Carfora, 39enne di Torre Annunziata, l’omicida reo confesso della ex compagna. L’altro appartiene a Francesco Damiano, l’attuale fidanzato di Sonia Di Maggio, 29enne di Rimini, ma sarebbe stato precedentemente usato da lei. Sempre nella giornata di domani sarà conferito l’incarico, in qualità di consulente di parte della famiglia di Sonia, all’ingegnere Luigina Quarta. Il padre e la madre della giovane ammazzata sono difesi dall’avvocato Vincenzo Blandolino. Inoltre, la consulenza potrebbe essere estesa all’analisi di eventuali messaggi e chat di Carfora, presenti sui social network.

Anche gli avvocati Cristiano Solinas e Luca Di Francesco, difensori di Carfora potranno nominare un consulente tecnico di parte.

Dagli accertamenti potrebbero emergere ulteriori elementi utili per ricostruire il rapporto tra Sonia ed il suo ex compagno. La consulenza potrebbe poi rafforzare ulteriormente il movente “dell’amore malato”, come l’ha definito il gip Giulia Proto, che ha portato Salvatore Carfora, a prendere un treno da Napoli, in barba all’emergenza Covid e a raggiungere Specchia Gallone, frazione di Minervino, per uccidere la ex fidanzata con oltre 20 coltellate. E da quanto tempo sarebbe maturato questo proposito? Oppure, come ha dichiarato Carfora dinanzi al giudice, la sua intenzione era quello di avere un chiarimento con Sonia? Tutti interrogativi, a i quali potrebbe venire una risposta dalla consulenza sui telefonini.

Ricordiamo che nelle scorse ore, il gip Giulia Proto ha convalidato l’arresto e disposto il carcere per Salvatore Carfora, 39enne di Torre Annunziata, accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e stalking.

Carfora, nel corso dell’interrogatorio in carcere, assistito dagli avvocati Cristiano Solinas e Luca Di Francesco, ha confessato l’omicidio, ma ha sostenuto che era sceso nel Salento per avere un chiarimento con la ex compagna e chiederle di tornare con lui. Di fronte al rifiuto di Sonia, ha perso la testa, ha sfilato il coltello dalla cintola dei pantaloni e ha colpito la ragazza. Sostenendo anche di essere giunto armato per paura di aggressioni da parte del nuovo fidanzato della 29enne.

Nell’ordinanza a firma del gip Giulia Proto, vengono ricostruiti i fatti.

Lunedì scorso, Salvatore Carfora dopo aver lasciato il dormitorio pubblico nei pressi della stazione di Napoli, si è messo a bordo di un treno diretto nel Salento. E poi, ha raggiunto Specchia Gallone, frazione di Minervino, con l’autobus della Sud Est, partendo da Lecce intorno alle 18. E poi, sceso dal bus ha messo in atto il brutale omicidio della ex.

Carfora è stato poi fermato a Otranto, grazie anche alla segnalazione di un commerciante.

Intanto, nelle scorse ore, gli agenti hanno ritrovato larma a pochi metri da via Giovanni Pascoli a Specchia Gallone, dove la ragazza stava passeggiando con il fidanzato Francesco. Gli indumenti –  giubbotto, felpa, pantaloni e calze – erano dietro un muretto a secco, anche questi ben nascosti, alle spalle del cimitero.



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