
Scatta il divieto di avvicinamento per un 45enne salentino, accusato di una serie di aggressioni fisiche e verbali verso la convivente, con cui era in via di separazione.
Inoltre, l’uomo è accusato di aver costretto la presunta vittima, in una circostanza, ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà.
Il provvedimento è stato emesso nei giorni scorsi dal giudice per le indagini preliminari Maria Francesca Mariano su richiesta del pubblico ministero Rosaria Petrolo, nei confronti di un 45enne, originario dell’hinterland di Gallipoli. L’indagato, difeso dagli avvocati Luigi Covella e Giovanni Gabellone, è comparso nella giornata di martedì, davanti al gip di turno Angelo Zizzari, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.
L’uomo risponde delle ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. Le indagini sono scattate dopo la denuncia della donna per i continui soprusi subìti, che si sarebbero verificati fino ai primi giorni di luglio.
Si parla, nel provvedimento del giudice, di insulti, minacce e aggressioni sia fisiche-la donna sarebbe stata presa a pugni e percossa in varie occasioni- quanto verbali, al termine di litigi, e sarebbero avvenute anche in presenza dei figli. La donna ha inoltre riferito nella denuncia di essere stata costretta, anche se in una sola occasione, ad avere rapporti sessuali non consenzienti.Tali presunti comportamenti vessatori e prevaricatori hanno portato all’emissione di un provvedimento cautelare da parte del gip, in base al quale il 45enne non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna con cui conviveva.