Il 35enne di Taviano, arrestato nella serata di martedì, con l’accusa di aver cercato di violentare una 74enne di Racale, dopo essersi introdotto nell’abitazione dell’anziana, con l’intenzione, presumibilmente, di rubare in casa, resta ai domiciliari.
Il gip Alcide Maritati ha convalidato l’arresto di Q. C., con precedenti penali, ed ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, nei confronti del 35enne. L’indagato risponde di tentata violenza sessuale e lesioni personali.
Nel corso dell’interrogatorio di garanzia di ieri, Q.C., difeso dall’avvocato Salvatore Bruno, ha ammesso di essersi introdotto, ubriaco e drogato, in casa della donna per rubare, ma ha negato di aver cercato di violentarla. Ha infatti sostenuto di essere stato frainteso, poiché avrebbe cercato invece di aiutare la 74enne a rialzarsi. L’anziana era caduta in terra, in preda al panico, dopo avere scoperto il ladro.
I fatti risalgono alla tarda serata di martedì 7 gennaio e si son verificati a Racale. Q.C., probabilmente con l’intenzione di rubare qualcosa, si era introdotto nell’abitazione dell’anziana dopo aver mandato in frantumi il vetro di una finestra; poi quando si è reso conto che c’era una donna in casa, l’avrebbe afferrata alle spalle, coprendole gli occhi con la mano e l’avrebbe tenuta stretta, palpeggiandola; infine, l’avrebbe spinta per terra, procurandole una contusione al ginocchio. Fortunatamente, a mettere in fuga l’assalitore è stato l’arrivo del figlio, che dopo essersi sincerato delle condizioni di salute della madre, ha dato l’allarme al 112 e poi si è messo alla guida della sua auto per cercare il fuggitivo, che dopo alcuni minuti è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri. La 74enne è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Gallipoli, dove i medici hanno refertato una contusione al ginocchio, con una prognosi di pochi giorni.