“Pizzicato” con cocaina e marijuana in casa. Il giudice assolve un 55enne. Una vendetta del rivale in amore?

Il giudice ha assolto l’imputato “per non aver commesso il fatto”. G.M. fu arrestato nel gennaio del 2019 a Taviano dai carabinieri e venne poi liberato dal gip.

Arriva l’assoluzione per G. M., 55enne originario di Melissano, accusato di detenzione e spaccio di marijuana e cocaina.
Il giudice monocratico Fabrizio Malagnino ha assolto l’imputato “per non aver commesso il fatto”.
È stata così accolta l’istanza avanzata dall’avvocato Biagio Palamà che in sede di discussione ha sostenuto, come già dichiarato dall”arrestato dinanzi agli inquirenti, che la droga non era sua, ma era stata collocata nella sua abitazione dal “rivale in amore” per incastrarlo.
Il legale ha inoltre è evidenziato come quest’ultimo, sia finito sotto processo per stalking verso la ex compagna.

Il giudice nelle motivazioni della sentenza afferma: “è evidente come aleggi sul presente processo il forte e fondato motivo di ritenere ben plausibile e verosimile la versione liberatoria fornita dalla difesa, secondo cui lo stupefacente in questione sarebbe stato ivi clandestinamente collocato con scopi simulatori e calunniosi da…per rancore e gelosia”.
Il giudice ad ogni modo specifica che: “trattasi di mera possibilità che non legittima alcuna ulteriore considerazione, nè tanto meno alcun provvedimento..”

G.M. fu arrestato nel gennaio del 2019 a Taviano, dai carabinieri della sezione operativa del N.o.r.m. della Compagnia di Casarano.
Gli uomini dell’Arma, nel corso di una perquisizione domiciliare a carico dell’uomo, hanno rinvenuto della droga all’interno di un contenitore in plastica nascosto sul terrazzo dell’abitazione.
Nello specifico sono stati trovati: un involucro contenente 9 dosi per complessivi 11 grammi di marijuana; un involucro contenente 17 dosi per complessivi 9 grammi di cocaina; un bilancino di precisione.
Il tutto è stato sottoposto a sequestro, mentre l’arrestato è finito ai domiciliari.

In seguito, G.M. venne ascoltato dinanzi al gip e sostenne, come detto, che la droga non era sua. Il giudice convalidò l’arresto, ma dispose la sua liberazione.



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