Ci sono due indagati per la morte di Giancarlo Misciali, un operaio 52enne di Galatone, avvenuta a cinque mesi da un drammatico incidente sul lavoro, dopo che era caduto, nel febbraio scorso, da un’altezza di oltre quattro metri, nel corso dei lavori in una struttura sportiva privata.
Nella giornata di oggi, verrà conferito l’incarico al medico legale per l’autopsia dal pubblico ministero Massimiliano Carducci, titolare dell’inchiesta.
Intanto, come atto dovuto, in vista dell’esame autoptico, sono state iscritte nel registro degli indagati due persone tra cui un 70enne di Galatone, nelle vesti di titolare della ditta per cui l’operaio stava effettuando i lavori. Rispondono delle ipotesi di reato di omicidio colposo aggravato, commesso con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Sono difesi dagli avvocati Francesca Conte e Marcello Marcuccio e potranno nominare un proprio consulente di parte. Stesso discorso per le persone offese, la moglie e la sorella della vittima, difese rispettivamente dagli avvocati Francesco Vergine e Maurizio Valentini.
Tra le persone offese, compare anche un 35enne di Galatone, collega di Misciali, che rimase ferito nell’incidente e che potrà a sua volta rivolgersi ad un consulente di parte.
I fatti risalgono al 6 febbraio del 2024. Giancarlo Misciali ed un 35enne, anche lui in qualità di dipendente di una ditta del posto, stavano ricucendo la rete di un campetto da calcio, quando sono entrambi precipitati, per cause tutte da accertare, da un trabattello, da un’altezza superiore ai quattro metri. Il 35enne, aveva riportato una frattura ed era stato trasferito all’ospedale di Gallipoli. Per Misciali, purtroppo, le conseguenze dell’incidente sul lavoro sono risultate subito molto gravi, richiedendo il trasferimento d’urgenza al “Vito Fazzi” di Lecce. Il 52enne è deceduto, il 23 luglio scorso, nell’ospedale di Scorrano, dove era stato trasferito da quello di Lecce.
