Ottiene gli arresti domiciliari Emilio Arnesano dopo venti giorni trascorsi in carcere. Si è discusso in mattinata, il Riesame per il pubblico ministero, indagato nell’inchiesta sui presunti aiuti giudiziari in cambio di favori personali.
Presso il Tribunale di Potenza si è svolta infatti l’udienza camerale, dopo l’impugnazione dell’ordinanza del gip Amerigo Palma, da parte della difesa. Ha preso la parola il procuratore capo Francesco Curcio che ha ribadito le pesanti accuse nei confronti del 61enne di Carmiano.
Arnesano risponde delle ipotesi di reato di corruzione in atti giudiziari, induzione a dare o promettere utilità e abuso di ufficio.
Gli avvocati Luigi Covella e Luigi Corvaglia hanno chiesto l’annullamento del provvedimento a firma del gip. Anzitutto, per l’insussistenza delle esigenze cautelari. Infatti, non vi sarebbe il pericolo della reiterazione del reato e il rischio dell’inquinamento probatorio, considerando che è stata avanzata dalla Procura Generale, la richiesta dell’azione disciplinare che comporta la sospensione obbligatoria dalle funzioni.
L’Istanza della difesa è stata accolta parzialmente dai giudici del Riesame che hanno annullato la misura cautelare in merito all’accusa di falso ideologico e materiale commesso da pubblico ufficiale. Tale imputazione riguardava la vendita a prezzo di estremo favore, di una grossa imbarcazione da parte di Siciliano in favore di Arnesano, con la presunta complicita di un notaio. Ad ogni modo, i giudici nei prossimi 45 giorni, depositeranno le motivazioni.
Le altre posizioni
Si è anche discussa in mattinata anche la posizione del Dirigente dell’Asl Lecce, agli arresti domiciliari. È difeso dagli avvocati Luigi Suez e Stefano Chiriatti che hanno a loro volta rimarcato l’insussistenza delle esigenze cautelari.
Inoltre, i legali Gabriele Valentini e Ladislao Massari che difendono l’avvocato raggiunto dal divieto di dimora nel Comune di Lecce, hanno sottolineato oggi dinanzi al Riesame la mancanza delle esigenze cautelari, chiedendo l’annullamento dell’ordinanza.
La decisione è attesa nelle prossime ore.
Invece, nei giorni scorsi, sono stati confermati i domiciliari per il Direttore dell’Asl Lecce. Il Tribunale del Riesame di Potenza ha rigettato l’istanza della difesa di annullamento dell’ordinanza a firma del gip Amerigo Palma. Il suo legale, l’avvocato Ubaldo Macrì, presenterà ricorso in Cassazione.
Confermati i domiciliari anche per il Primario di Ortopedia dell’Ospedale di Lecce.
Riguardo C. S., il gip di Potenza ha concesso i domiciliari, su istanza presentata dall’avvocato Luigi Rella. I legali dell’avvocatessa, Stefano Prontera e Luigi Corvaglia, hanno chiesto al gip la revoca della misura dei domiciliari.
La sospensione di Arnesano al vaglio del Csm
La Procura ed il Ministero chiedono la sospensione del magistrato Emilio Arnesano, finito in carcere nell’inchiesta sui presunti aiuti giudiziari in cambio di favori, anche di natura sessuale.
Nei giorni scorsi, si è svolta a Roma l’udienza camerale a porte chiuse, presso la sezione disciplinare del Csm.
Il collegio dovrà esprimersi su due richieste di sospensione dalle funzioni e dallo stipendio. Quella obbligatoria, avanzata dal Procuratore Generale della Corte di Cassazione Riccardo Fuzio. Infatti, poiché il pm è stato arrestato e ristretto in carcere, è scattata automaticamente la suddetta richiesta in via cautelativa.
L’altra da parte del Ministero della Giustizia (Presieduto dall’esponente grillino Alfonso Bonafede) è, invece, facoltativa. Dunque, nel caso in cui il magistrato dovesse essere scarcerato (su decisione del gip o del Riesame di Potenza), si chiede l’applicazione di quest’altro tipo di sospensione.
Il collegio, ad ogni modo, si è riservato sulla decisione che verrà presa nei prossimi giorni.
