Arriva l’assoluzione per un legale accusato di estorsione ai danni di due fratelli, soci di un azienda. Il gup Alcide Maritati ha assolto l’imputato con formula piena, perché il fatto non sussiste.
C.L., 70enne di Galatina, avvocato civilista del Foro di Lecce, rispondeva dell’ipotesi di reato di estorsione aggravata. È stata dunque accolta la richiesta di assoluzione avanzata dagli avvocati Donato Mellone e Francesco Galluccio Mezio. Anche il pm Maria Vallefuoco ha chiesto l’assoluzione per l’avvocato.
I due fratelli si erano costituiti parte civile con l’avvocato Pantaleo Cannoletta.
Il giudice ha comunque disposto, come mero atto dovuto, la trasmissione degli atti al Consiglio dell’ordine degli avvocati per verificare eventuali profili disciplinari.
Ricordiamo che nel giugno del 2020, il gip Giovanni Gallo ha rigettato la richiesta di archiviazione del pm Giovanni Gallone, disponendo l’imputazione coatta del legale. Secondo il giudice, non ci sarebbero riscontri sul fatto che la somma di denaro fosse stata pattuita come corrispettivo di una prestazione professionale.
Le indagini hanno preso il via dalla denuncia presentata dalle presunte vittime di estorsione.
Tutto nasce dalla compravendita di un complesso immobiliare nel centro di Lecce, nel 2010. L’azienda ottiene il mutuo dalla Banca che concede il prestito, ma richiedendo una fideiussione di oltre 400 mila euro. Vista la crisi del settore, i due fratelli cercano un acquirente per rivenderlo. Ma prima del preliminare di vendita, l’avvocato che ricopriva l’incarico di legale della ditta, chiede che gli venga corrisposta la somma di 110 mila euro.
I due fratelli lo pagano, ma poi decidono di presentare denuncia contro di lui.
