Fabrizio Miccoli lascia il carcere. L’ex calciatore sconterà la pena in affidamento ai servizi sociali

Sono passati oltre cinque mesi da quando Miccoli si è presentato spontaneamente nel carcere veneto di Rovigo. L’ex bomber di Palermo, Juventus, Benfica, Ternana e Lecce è stato affidato ai servizi sociali.

L’ex calciatore del Lecce Fabrizio Miccoli lascia il carcere e torna in Salento per scontare la pena in affidamento ai servizi sociali. È quanto stabilito dal Tribunale di Sorveglianza di Rovigo, che ha accolto l’istanza dell’avvocato Antonio Savoia.

Sono passati oltre cinque mesi da quando si è presentato spontaneamente nel carcere veneto di Rovigo. Difatti, nel novembre scorso, dopo il pronunciamento della Corte di Cassazione è diventata definitiva la condanna a tre anni e sei mesi di reclusione per l’ex bomber del Lecce e del Palermo. Gli “ermellini” rigettando il ricorso dell’ex calciatore originario di San Donato, hanno confermato la sentenza emessa nel gennaio 2020 dalla Corte di Appello di Palermo per estorsione aggravata dal metodo mafioso. I giudici hanno accolto la richiesta del sostituto procuratore generale della Suprema Corte, Fulvio Baldi, che aveva chiesto il rigetto del ricorso della difesa.

In base all’accusa della Procura, Miccoli avrebbe sollecitato Mauro Lauricella (arrestato nell’aprile del 2015), figlio del mafioso palermitano Antonino detto “Ù Scintilluni” del quartiere Kalsa, a chiedere la restituzione di ventimila euro all’imprenditore Andrea Graffagnini per conto del suo amico Giorgio Gasparini. I soldi erano frutto della cessione della discoteca Paparazzi di Isola delle Femmine.

Miccoli, occorre ricordare, ha sempre respinto fermamente ogni accusa.



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