False fatturazioni, prescrizione del reato per gli ex Presidenti della ‘Virtus Casarano’ e della ‘Nuova Nardò Calcio’

L’ex patron della ‘Virtus Casarano’, Cosimo De Masi, suo figlio Paride e l’ex presidente del Nardò calcio, Cosimo Prete avrebbero prodotto delle false fatturazioni in merito ad una sponsorizzazione. Il Gup ha disposto l’estinzione del reato fiscale, per intervenuta prescrizione.

Una vicenda di presunti reati fiscali nella quale sono coinvolti tre presidenti di squadre di calcio locali e che si conclude con la prescrizione per un episodio ed un patteggiamento della pena per gli altri due.
 
Nel primo caso, i protagonisti sono l'ex patron della “SSD Virtus Casarano", Cosimo De Masi (nel frattempo deceduto), suo figlio Paride Antonio De Masi, all'epoca a capo della holding "Italgest" e l'ex presidente del "Nuova Nardò calcio", Cosimo Prete. I due legali rappresentanti delle società calcistiche avrebbero condotto le operazioni per false fatturazioni in merito ad una sponsorizzazione che – secondo l'accusa rappresentata dal pubblico ministero, Carmen Ruggiero – serviva a incrementare il settore giovanile delle due società calcistiche e le aziende della holding sarebbero state pubblicizzate sulle magliette dei baby calciatori.
 
Nello specifico Cosimo Prete, difeso dall'avvocato David Dell'Atti, nel luglio del 2008 avrebbe emesso una falsa fattura di 400 mila euro, mentre ad utilizzarla sarebbe poi stato Cosimo De Masi.
 
"L'istigatore", come lo definisce il pm, sarebbe stato il figlio Paride Antonio De Masi, difeso dall'avvocato Stefano Bortone. Il gup Simona Panzera ha disposto l'estinzione del reato fiscale, per intervenuta prescrizione dei termini.
 
Paride De Masi ha anche chiesto, sempre nell'udienza odierna, di potere patteggiare una pena di 4 mesi per il mancato versamento dell'Iva, in virtù delle soglie di imponibilità della nuova riforma. Quest'altra vicenda giudiziaria farebbe riferimento all'anno 2011, quando Paride De Masi era divenuto il nuovo presidente della "SSD Virtus Casarano". Il patteggiamento, "concordato" tra il suo legale ed il pubblico ministero è stato accolto dal gup.



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