Cercò di uccidere una neonata e nascose il feto morto di un bimbo. Giovane mamma sotto processo

L’imputata risponde delle ipotesi di reato di tentato omicidio e occultamento di cadavere e potrà difendersi dalle accuse nel corso del dibattimento

Dovrà affrontare un processo la giovane mamma che avrebbe tentato di uccidere con un coltello la figlia neonata, abbandonando il corpo in giardino. Non solo, poiché secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe in precedenza nascosto sotto il letto anche il cadavere del figlio neonato. Al termine dell’udienza preliminare tenutasi nelle scorse ore, il gup Angelo Zizzari ha rinviato a giudizio l’imputata. Il processo si aprirà il 7 dicembre, dinanzi ai giudici della prima sezione collegiale.

La difesa aveva presentato una consulenza psichiatrica di parte, sullo stato di salute mentale della donna all’epoca dei fatti, evidenziando una serie di soprusi per mano del marito che avrebbero determinato un clima di paura in casa. E aveva avanzato richiesta di abbreviato condizionato ad una perizia sull’imputata, eventualmente disposta dal tribunale, per dimostrare come fosse stata vittima di violenza di genere. L’istanza è stata però rigettata. In precedenza, difatti, sulla questione si era già espresso il consulente della Procura, secondo il quale la giovane mamma era capace d’intendere di volere, pur evidenziando un rapporto burrascoso nella coppia.

Invece, in una scorsa udienza. il padre e la bambina si erano costituiti parte civile, con gli avvocati Roberto Rella e Daniela De Liguori.

L’imputata, difesa dall’avvocato Anna Elisa Prete, risponde delle ipotesi di reato di tentato omicidio e occultamento di cadavere e potrà difendersi dalle accuse nel corso del dibattimento.

La donna venne anche raggiunta da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip Alessandra Sermarini, su richiesta del pm Alessandro Prontera che ha coordinato le indagini svolte dai carabinieri della Compagnia di Maglie e della Stazione di Martano.

I fatti risalgono al 23 luglio del 2021 e si sarebbero verificati a Martano. Alle prime luci dell’alba, la donna avrebbe dato alla luce la bimba “clandestinamente”, per poi recidere il cordone ombelicale con una forbice. E avrebbe inflitto alla neonata tre tagli sul collo con un coltello. È stato il compagno, a dare l’allarme, dopo averla trovata distesa per terra in cucina. Poco distante (nel giardino), vi era il corpicino ferito della bambina, avvolto in un asciugamani.

Come emerso nel corso degli indagini, la donna avrebbe anche nascosto sotto il letto, il cadavere di un neonato che portava precedentemente in grembo. Dopo averlo dato alla luce, lo avrebbe avvolto in stracci di cotone e avrebbe messo il corpo in una valigia che riponeva in due sacchi di plastica. Infine, avrebbe nascosto il tutto sotto un letto. È stato il compagno a rinvenire i resti del corpicino, quando è ritornato in casa.