Presunto “abuso di potere”, l’ex comandante dei carabinieri di Nardò rischia il processo

Giuseppe Serio dovrà presentarsi dinanzi al gup, il 12 marzo prossimo per l’udienza preliminare. Il giudice potrebbe disporre il rinvio a giudizio. 

Rischia di finire sotto processo, l’ex comandante dei carabinieri di Nardò. Giuseppe Serio 57 anni originario di Bagnolo del Salento, ma residente a Soleto dovrà presentarsi dinanzi al gup Michele Toriello, il 12 marzo prossimo per l’udienza preliminare. In quella sede, il giudice potrebbe disporre il rinvio a giudizio, come richiesto dalla Procura. Inoltre, le presunte vittime dell'”abuso di potere” contestato a Serio, potranno costituirsi parte civile.

Intanto, nelle scorse ore, la Corte di Cassazione ha confermato la sospensione per 1 anno dai pubblici uffici, rigettando il ricorso della difesa. Inoltre, è stato annullato con rinvio il provvedimento del Riesame con cui veniva revocato il divieto di dimora a Nardò, disposto in precedenza dal gip Antonia Martalò. Dunque, gli atti torneranno al Tribunale della Libertà che dovrà fissare una nuova udienza. Infatti, la Cassazione, pur non entrando nel merito della questione, ha accolto il ricorso presentato dal sostituto procuratore Paola Guglielmi che si basava su alcune argomentazioni in “punta di diritto”.

Il Riesame

Ricordiamo che il Tribunale del Riesame (relatore Antonio Gatto) aveva comunque parzialmente accolto l’istanza della difesa, rappresentata dagli avvocati Giuseppe e Giulia Bonsegna, annullando l’accusa di tentato abuso d’ufficio e quella di concussione per un episodio.

Successivamente, la Procura ha chiuso le indagini sull’ex comandante dei carabinieri e come già stabilito dal Riesame, è “caduta” l’accusa di concussione per un capo di accusa.

Invece, il pm nell’avviso di conclusione, contesta l’episodio di tentato abuso d’ufficio che era stato annullato.

L’inchiesta

Giuseppe Serio era stato raggiunto, a fine ottobre, da un’ordinanza di misura cautelare ed interdittiva.

Gli episodi contestati, si sarebbero verificati dal momento dell’insediamento di Serio a Nardò e fino ad agosto del 2018. L’indagato risponde delle ipotesi di reato di abuso d’ufficio, tentato abuso d’ufficio, peculato, concussione e falso ideologico.

L’indagine eseguita dal Comando Carabinieri di Gallipoli, guidato da Francesco Battaglia, ha preso il via da una serie di esposti che hanno fatto scattare i primi accertamenti investigativi.