Guerra in Ucraina, pubblicati i dati dei soldati morti. Sono quasi 10.000

Dalla Komsomolskaya Pravda, un giornale filo-Cremlino hackerato da ignoti, trapelano i primi dati sensibili sul prezzo pagato dall’esercito di Putin nei primi 25 giorni di guerra in Ucraina. Il confronto con le guerre precedenti è drammatico

Un’ecatombe di soldati russi che il comando di Mosca comunica riservatamente ad una testata filo governativa, ma che viene svelato da un attacco hacker, uno dei tanti che stanno impietosamente scardinando la segretezza dei piani del Cremlino.

La cifra dei soldati che hanno perso la vita in quella che doveva essere un’operazione militare fulminea e vincente è a dir poco spaventosa. Sì parla di 9860 soldati uccisi in combattimento, un numero di gran lunga più alto delle perdite russe nella lunga guerra in Afghanistan e nella più recente in Siria.

Se questa è la realtà allora per la Russia è inaccettabile, perché significa che il costo della guerra è molto più elevato di ciò che il Cremlino aveva ipotizzato e preventivato. Nessuno immaginava una resistenza tale, nessuno pensava che i russi avrebbero fatto ricorso a bombardamenti a tappeto e al lancio dei missili ipersonici Kinzhal per compensare la disfatta dei mezzi terrestri.

Non è una buona notizia questa – ha commentato ieri a caldo il vice direttore del Corriere della Sera Antonio Polito – tra i primi a rilanciare la notizia in Italia. Troppi morti sul versante di Mosca che rischiano di inasprire le rappresaglie e di innalzare il livello dello scontro.

E c’è anche il paradosso che mette in scena l’assurda realtà della guerra, perché mentre tutti si preoccupano dei poveri ucraini aggrediti, ci sono i russi che hanno da piangere molti più figli.



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