Inchiesta Hydruntiade con il coinvolgimento di due ex sindaci. Slitta l’udienza preliminare

Intanto, il Comune di Otranto, la Regione Puglia e la Provincia di Lecce si sono costituiti parte civile, ma il collegio difensivo potrà chiederne l’esclusione nel contraddittorio tra le parti

Dopo un’eccezione sollevata dalla difesa, è slittata l’udienza preliminare relativa all’inchiesta “Hydruntiade” che vede coinvolti anche due ex sindaci. Il gup Alessandra Sermarini ha aggiornato l’udienza al 29 marzo. In quella sede, deciderà se accogliere l’istanza avanzata dall’avvocato Rocco Vincenti e condivisa dagli altri difensori.

In particolare viene chiesta, in base all’interpretazione di una norma della riforma Cartabia, la nullità del decreto di fissazione dell’udienza preliminare, poiché non è stato preceduto da alcuni avvisi. Intanto, il Comune di Otranto, la Regione Puglia e la Provincia di Lecce si sono costituiti parte civile (l’atto è stato depositato), ma il collegio difensivo potrà chiederne l’esclusione nel contraddittorio tra le parti.

Rischiano di finire sotto processo 60 persone, tra cui Pierpaolo Cariddi, 56 anni, ex sindaco di Otranto e il fratello Luciano Cariddi, 54 anni, ex “primo cittadino” fino al 2017 (sottoposti al divieto di dimora ad Otranto). E poi, Giuseppe Tondo, 59, di Otranto ed Emanuele Maggiulli, 56, di Muro Leccese, ex dirigenti del comune idruntino. E ancora, gli imprenditori: Raffaele De Santis, 76, di Otranto; Roberto De Santis, 64, di Maglie; Luigi De Santis, 33, di Maglie. Non solo, anche l’ex senatore ed assessore regionale Salvatore Ruggeri, 72, di Muro Leccese. Gli imputati sono accusati, a vario titolo ed in diversa misura, di associazione per delinquere, corruzione, tentata concussione, falso ideologico, come riportato nella richiesta di rinvio a giudizio. Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dagli avvocati: Gianluca D’Oria, Alessandro Dellorusso, Viola Messa, Michele Laforgia, Luigi Covella, Luigi, Arcangelo e Alberto Corvaglia, Rocco Vincenti, Roberto Eustachio Sisto, Pietro e Antonio Quinto, Silvio Verri, Amilcare Tana, Giuseppe Fornari, Salvatore Corrado, Stefano De Francesco, Luigi e Roberto Rella.

In precedenza, il gup Sermarini ha rigettato la richiesta della difesa che chiedeva per i  Cariddi, l’autorizzazione lavorativa presso lo studio di Otranto, in alcune fasce orarie. Su tale istanza, il procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone ed il sostituto procuratore Giorgia Villa avevano espresso parere contrario.

Nel settembre scorso, sono stati eseguiti 10 arresti su ordinanza del gip Cinzia Vergine. Durante le indagini sarebbe emerso un “sistema Cariddi” per il rilascio di autorizzazioni attraverso concessioni comunali artefatte, in cambio del sostegno elettorale da parte di imprenditori.

 

 

 

 



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