Il Consiglio di Stato dà ragione al Prefetto, per la Asd Galatina 2017 rimane l’interdittiva antimafia

L’associazione galatinese si era appellata anche in secondo grado contro la decisione del Prefetto di Lecce. Per i giudici, però, non è netta la cesura tra il nuovo e il vecchio sodalizio.

Anche la Terza Sezione del Consiglio di Stato riunitasi a Roma il 28 febbraio scorso (presidente Roberto Garofoli) ha confermato la decisione del Prefetto di Lecce Maria Teresa Cucinotta che lo scorso dicembre aveva emesso un’interdittiva antimafia nei confronti della società sportiva dilettantistica Asd Galatina 1917, nata sulle ceneri della A.S.D. Pro Italia Galatina finita al centro dell’inchiesta Off Side in cui vennero condannati a nove anni e sei mesi di carcere Luciano Coluccia per associazione mafiosa e violazione della legge sulla lealtà nelle competizioni sportive e a nove anni il figlio Danilo Pasquale.

La nuova società, nemmeno in Appello, è riuscita a dimostrare la non contiguità di alcuni suoi dirigenti con la vecchia gestione del sodalizio sportivo finita nell’occhio del ciclone per fatti molto gravi. Secondo i giudici, infatti, i Coluccia avevano acquisito il controllo della squadra di calcio locale, facendo sì  che nel Campionato 2015/2016, alterando i risultati della competizione, questa ottenesse il salto di categoria dal Torneo di Promozione a quello di Eccellenza.

Non solo. L’esito dell’indagine mise in evidenza una “costante e pressante richiesta di somme di denaro” a commercianti e imprenditori di Galatina e dei comuni limitrofi a titolo di «sponsorizzazione» per la compagine calcistica, richieste pressanti che sarebbero state fatte certo non ricorrendo alla sola seduttività della parola.

Galatina provò a rinascere calcisticamente attraverso la costituzione di una nuova società dilettantistica sportiva che ripartì nel 2018 nel campionato di Seconda Categoria. Ma nel mese di dicembre il Prefetto di Lecce, sulla base di approfondimenti investigativi svolti dalla Squadra Mobile di Lecce e dal commissariato di Galatina, bloccò quell’esperienza con l’emanazione di una pesante interdittiva antimafia. I confini tra la vecchia e la nuova gestione non sembravano così netti, così decisi, così chiari: quindi per esigenze di legalità bisognava fermare i nuovi arrivati.

La Asd Galatina 1917 ha provato sia dinanzi al Tar che dinanzi al Consiglio di Stato a dimostrare che invece netta era stata la cesura con i Coluccia, ma i giudici, in entrambi i casi, sono stati di parere diverso ritenendo… ‘per quanto sin qui esposto in ordine alla consistenza del quadro indiziario assunto a base del provvedimento impugnato, che l’appello cautelare non possa essere accolto’.