In Puglia un altro morto sul lavoro, 53 da inizio anno. Solo ieri il tavolo regionale sul tema

Ieri il tavolo regionale per discutere delle morti sul lavoro in Puglia. Nel frattempo, il decesso di un operaio ad Andria. La Capone: misure urgenti e controlli rigorosi. Ma intanto l’incidenza della mortalità è del +54% rispetto allo scorso anno.

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Ieri pomeriggio in regione si discuteva delle morti sul lavoro in Puglia. Nel frattempo, un operaio ad Andria moriva sul posto di lavoro. Nunzio Cognetti, professione operaio, aveva trent’anni, lavorava per l’azienda Agrinatura, nelle campagne di Andria, e in questi giorni era impegnato nelle operazioni di produzione di conserve. È morto cadendo nella vasca per la pigiatura dell’uva, forse scivolato, forse piegatosi per raccogliere qualcosa. Tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti, che ora indagano per omicidio colposo con la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni. Ma la certezza, al momento, è una: Nunzio Cognetti è la 53esima vittima del lavoro in Puglia da inizio 2021.

Prima di lui Fabio Sicuro, 39 anni, schiacciato dal solaio di un garage che stava demolendo a Palmariggi. Celtahiri Flamur, 42 anni, operaio di origini albanesi ma residente da tempo in Puglia dove ha trovato la morte mentre lavorava in un bed and breakfast nella marina di Mancaversa. Donato Piscopiello, 68 anni, morto dopo un volo di circa 5 metri, mentre lavorava sugli infissi di una villetta di Tricase. E questi solo nelle ultime due settimane.

La mattanza continua si riflette nei numeri. Che consegnano alla Puglia la maglia nera per le morti sul lavoro: sesta per incidenza di mortalità, l’8,4 per cento su tutta la nazione, il 54 per cento di morti in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Solo nel trimestre gennaio marzo le denunce di infortuni sul lavoro pervenute all’Inail sono state oltre 5mila. Una media di 63 infortuni al giorno, 41 mortali nel primo semestre, che fanno della Puglia la regione – tra le sei meridionali – con l’incremento più forte rispetto allo scorso anno.

Sulla scorta degli ultimi avvenimenti, ieri pomeriggio in Regione era stato convocato un tavolo per la sicurezza sul lavoro fortemente voluto dai sindacati. Se n’è discusso alla presenza della Presidente del consiglio regionale, Loredana Capone, che ha richiesto misure urgenti e controlli rigorosi prima di apprendere del nuovo decesso di Andria.

“La Regione è pronta a farlo, mettendo in campo risorse che consentano di incrementare la percentuale di ispezione delle imprese oggi finanziata dallo Stato per il 5%; premiando le aziende virtuose e sanzionando chi non rispetta le norme; rafforzando la formazione, nelle scuole e nelle imprese, per creare una nuova cultura della sicurezza; potenziando le anangrafi delle imprese attive sul territorio così da consentire il monitoraggio costante e più preciso del fenomeno”.

La Capone si detta poi disponibile a incontrare i parlamentari pugliesi per comprendere le linee d’azione nazionali e le mosse del Parlamento. E ha accordato che il tavolo si riunisca periodicamente, per avere il controllo della situazione. “Questo tavolo –  ha chiuso – servirà per ripartici i compiti, perché ciascuno può e deve fare la sua parte e perché è fondamentale raggiungere al più presto obiettivi concreti e condivisi capaci di mettere la parola fine all’epidemia nella pandemia: quella dei morti sul lavoro”.



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