Inchiesta su presunto centro di potere imprenditoriale a Gallipoli. Spunta anche l’accusa di incendio boschivo

Il motivo? Secondo il pm, quell’area sarebbe servita per realizzare parcheggi a pagamento per gli avventori di una discoteca di  Gallipoli.

Deve difendersi anche dall’accusa di incendio boschivo, l’imprenditore coinvolto nell’inchiesta su un presunto centro di potere economico-imprenditoriale a Gallipoli.

Cesario Faiulo avrebbe svolto il ruolo di mandante, in base a quanto sostenuto dalla Procura, per l’incendio di circa un ettaro di area boschiva e di macchia mediterranea, avvenuto il 21 giugno del 2019. Il motivo? Secondo il pm, quell’area sarebbe servita per realizzare parcheggi a pagamento per gli avventori della sua discoteca di  Gallipoli.

Come sostenuto dal gip Marcello Rizzo, nell’ordinanza di custodia cautelare, nella parte riguardante Faiulo: “I complessi immobiliari realizzati sono l’espressione più tangibile della compiacente azione di dirigenti e funzionari in servizio e ‘già in servizio presso la pubblica amministrazione gallipolina. E tanto si è tradotto nello sfruttamento intensivo di bellezze naturalistiche e paesaggistiche gallipoline, finanche autenticamente saccheggiate”.

Cesario Faiulo, 57 anni, originario di Presicce-Acquarica e residente a Casarano ed Emanuele Piccinno, 45 anni di Gallipoli, ex assessore comunale, entrambi agli arresti domiciliari, potranno difendersi dalle accuse dinanzi al gip. Nella mattinata di domani, compariranno davanti al giudice Marcello Rizzo per l’interrogatorio di garanzia, assieme ad Antonio Vincenzo Salvatore Fasiello, 69 anni di Vernole, funzionario in pensione della Regione Puglia, anch’egli ai domiciliari, coinvolto in un secondo filone d’inchiesta.

E si terrà l’interrogatorio di garanzia anche di altre cinque persone, tra cui compaiono imprenditori e professionisti del settore edile ed un funzionario dell’Agenzia delle Entrate, poiché sono state applicate altre misure cautelari, quali il divieto di esercitare la professione o l’attività imprenditoriale e la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per 1 anno. Non solo, anche il divieto di dimora a Gallipoli per un professionista.

Inoltre, per due carabinieri, il gip ha applicato la sospensione dall’esercizio dell’ufficio di pubblico ufficiale per 1 anno ed anche il divieto di dimora a Gallipoli.  Anche per i due militari è previsto l’interrogatorio, nella mattinata di domani.

Il collegio difensivo

Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dagli avvocati Luca Laterza, Silvio Verri, Biagio Palamà, Ladislao Massari, Fabrizio Ferilli, Francesco Zacà, Enrico Gargiulo.

Nel corso delle indagini, coordinate dal pm Alessandro Prontera e svolte dai finanzieri della compagnia di Gallipoli, sarebbe emersa una presunta associazione a delinquere per il consolidamento del potere economico-imprenditoriale nella “Citta Bella”, con la compiacenza di tecnici e pubblici funzionari. Non solo, poiché nell’inchiesta si fa riferimento ad alcuni soggetti appartenenti alle forze di polizia che avrebbero rivelato informazioni coperte da segreto d’ufficio, in cambio di utilità. Si parla di pesce spada, gamberi, e biglietti gratis.