Evasi quasi 5 milioni di euro, nei guai 34 imprenditori. Interdizione dalla professione per una commercialista

Le persone e le imprese a oggi interessate dalla vicenda, tutti clienti della professionista, sono 117. La cifra è aggiornata al 31 dicembre 2018

I militari delle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lecce, al termine di una vasta e articolata indagine condotta su delega del pubblico ministero Donatina Buffelli, a seguito di una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate, hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari e relativi avvisi di garanzia, nei confronti di 34 titolari di imprese e di A.R.S.G., 56enne, una commercialista che esercita la professione nel capoluogo salentino, quest’ultima sottoposta alla misura cautelare interdittiva dall’esercizio della professione a decorrere dal mese di settembre.

L’attività d’indagine svolta ha riguardato numerose aziende salentine nei cui confronti, secondo le accuse, sono stati ipotizzati comportamenti sistematici finalizzati all’evasione dell’Iva e delle imposte dirette, attraverso la connivenza della professionista, ritenuta ideatrice del meccanismo di frode.

Le possibili evasioni

Le condotte in esame riguardano ipotesi di possibile evasione delle imposte e, in particolare: indebite compensazioni d’imposta con crediti inesitenti; utilizzo e/o emissione di fatture per operazioni inesistenti; interposizione fittizia di quote e/o l’amministrazione di società   portate in decozione mediante l’interposizione di persone o   liquidatori di comodo (cosiddette teste di legno); truffa ai danni dello stato; cessione di quote societarie fittizie (società formalmente regolari cedute a numerosi prestanome operanti nel napoletano e utilizzate per il ricorso illecito al credito bancario); reati fallimentari (bancarotta e distrazione del patrimonio   aziendale).

Il modus operandi

Il complesso sistema di truffa, ipotizzato dai finanzieri, sarebbe stato attuato dalle persone sottoposte a indagini principalmente attraverso la compensazione di imposte dovute con crediti inesistenti che di fatto hanno neutralizzato per anni l’azione di recupero delle imposte da parte dell’erario.

I soggetti e le imprese ad oggi interessati dalla vicenda, tutti a fattore comune clienti della commercialista interdetta, sono 117 e il danno accertato all’erario (aggiornato al 31 dicembre 2018) ammonterebbero a  4.996.137,46 euro

L’attività, ripetiamo, diretta dalla Procura della Repubblica sottolinea, ancora una volta, il quotidiano impegno della Guardia di Finanza nella costante opera a tutela dell’economia legale, insieme alla collaborazione dell’Agenzia delle Entrate.



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