
Conosceva gli orari delle infermiere e ha approfittato del cambio di turno per calarsi dalla finestra della Rsa che aveva condiviso, fino a poco tempo prima, con la moglie. Scomparsa la compagna di una vita, Giuseppe Carluccio, 91enne originario di Poggiardo, voleva tornare a casa, nel suo Salento. Un desiderio forte, più della prudenza. Così, si è aggrappato ad un tubo in gomma come se fosse una fune, ma a pochi metri dal suolo è caduto. Ora, a distanza di un mese da quel drammatico 4 maggio la Procura della Repubblica di Pavia ha aperto un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.
«Le indagini serviranno ad accertare sia l’evitabilità e la prevedibilità della caduta che la tempestività dei soccorsi prestati» hanno spiegato i legati della figlia della vittima, gli avvocati Umberto Battaglia e Claudio Busi.
Secondo la ricostruzione di quanto accaduto quella notte della “fuga” del pensionato, il 91enne – descritto come una persona lucida, nonostante l’età – ha approfittato del cambio di turno per calarsi dalla finestra utilizzando un tubo di gomma come sostegno. Un piano di fuga interrotto dalla caduta, da un’altezza di due metri e mezzo circa.
Quando è stato soccorso l’anziano era cosciente, pare che abbia anche chiesto «scusa» per il gesto imprudente, ma una volta ricoverato in Ospedale, a Vigevano, dove era arrivato in codice rosso, le sue condizioni sono peggiorate. Aveva rimediato diverse frattura, tra cui una al bacino, ma sarebbe stata l’emorragia interna a complicare il suo quadro clinico. Tant’è che, nel giro di poche ore, il cuore del 91enne ha smesso di battere.
Ora sarà ora l’autopsia a cercare di dare le prime risposte. E alle indagini fare chiarezza.