Presentato in mattinata, il ricorso della difesa al Tribunale del Riesame, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Potenza (competente per reati contestati a magistrati del distretto di Corte d’Appello di Lecce) che vede iscritti nel registro degli indagati: un giudice, quattro avvocati, tre commercialisti ed una cancelliera.
Dunque, i legali degli indagati, che in queste ore hanno depositato l’istanza, chiedono l’annullamento del decreto di perquisizione che ha portato, nelle scorse ore, al sequestro di documenti e supporti informatici. L’udienza camerale verrà fissata nelle prossime ore.
Intanto, nella giornata di domani, avranno inizio a Lecce, gli accertamenti tecnici, disposti dalla Procura potentina, sui dispositivi sequestrati. L’incarico verrà affidato ad un consulente informatico, alla ricerca di elementi utili alle indagini.
Nel decreto di perquisizione compaiono i nomi del giudice P. E., 55 anni di Lecce. E poi gli avvocati: A. R., 52 anni, originario di Galatina; G. P., 53 anni di Lecce; A. C., 58 anni di Lecce; R. P., 55 anni di Monopoli. I commercialisti: M. P., 56 anni di Nardò; G. E., 57enne leccese; E. L., 53enne di Gallipoli. Infine, G. D. M., 64 anni di Lecce (assistente giudiziario del giudice).
Tra le ipotesi di reato contestate al giudice e a due avvocati, c’è la tentata concussione. In base al teorema accusatorio, il giudice, assegnatario di una procedura per il controllo giudiziario di un’azienda, avrebbe costretto gli amministratori a nominare un avvocato come coadiutore. Sempre in base a quanto sostenuto dall’accusa, il compenso dell’avvocato, sarebbe stato poi spartito con un altro legale.
Gli indagati rispondono a vario titolo anche di corruzione e turbativa d’asta, per una casa che risulterebbe aggiudicata ad un parente del magistrato. Si parla anche di regali e utilità, come una collana tennis, che il giudice avrebbe ricevuto in cambio di favori.
Il collegio difensivo è composto, fra gli altri, dagli avvocati Francesco Vergine, Amilcare Tana, Giancarlo Dei Lazzaretti, Roberto Rella, Luigi Suez, Luigi Vetere.
Ricordiamo che nei giorni scorsi, c’è stata una raffica di perquisizioni in Salento da parte del Nucleo di polizia tributaria del comando provinciale di Lecce della Guardia di Finanza che hanno acquisito supporti informatici, telefoni cellulari e documentazione dal giudice e da altri indagati.
Tali accuse, dovranno essere attentamente vagliate e verificate nel corso delle indagini.
