Ci sono 77 indagati nell’ambito di una maxi inchiesta su presunte truffe ai danni dello Stato realizzate tramite l’accesso al beneficio del Bonus edilizio.
Il pm Simona Rizzo ha disposto una serie di perquisizioni nelle imprese edili, effettuate nelle scorse ore, dai militari del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Lecce e il sequestro preventivo per equivalente di 15 milioni di euro, finalizzato ad evitare la riscossione dei crediti d’imposta. Il sequestro dovrà essere convalidato dal gip.
L’inchiesta fa riferimento a presunti raggiri per i bonus facciate, ma anche per i superbonus 110% per l’efficientamento energetico delle abitazioni. In base a quanto ipotizzato dagli inquirenti, il raggiro sarebbe stato messo in atto da un gruppo di intermediari della provincia di Lecce. I presunti responsabili avrebbero presentato la richiesta di erogazione dei contributi per via telematica, allegando l’apposita documentazione. In realtà, gli interventi non sarebbero mai stati realizzati, poiché sarebbe emersa la dichiarazione di dati catastali non corrispondenti però agli immobili oggetto di ristrutturazione.
I reati ipotizzati sono truffa aggravata ai danni dello Stato, riciclaggio e autoriciclaggio.
Le perquisizioni oltre che nel Salento, sono state eseguite anche a Milano, Salerno e Modena.
