Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero ottenuto illegalmente dei crediti d’imposta per lavori edili spesso inesistenti. Non solo, poiché se qualcuno non rispettava gli accordi, scattavano le intimidazioni.
Attraverso la presentazione di falsi certificati e asseverazioni non veritiere, gli indagati sono riusciti a ottenere una percezione indebita di agevolazioni fiscali
La riscossione indebita di contributi per i bonus edilizi è riferibile a lavori non eseguiti o eseguiti solo in parte, di ristrutturazione e riqualificazione immobiliare
Rispondono a vario titolo di associazione per delinquere, fraudolenta percezione di erogazioni pubbliche, riciclaggio e autoriciclaggio. Si tratta di uno stralcio dell'inchiesta “Easy Bonus" con oltre 70 indagati.
La Procura, ravvisando l'esistenza di un'associazione a delinquere, aveva chiesto la misura cautelare per i presunti sodali, ma l'istanza è stata respinta dal giudice.