Incidenti combinati per truffare l’assicurazione? Quattro condanne, assolto un avvocato

Francesco Delli Noci è stato ritenuto non colpevole, “perché il fatto non sussiste”. Quattro persone, invece, sono state condannate al risarcimento del danno, nei confronti di tre compagnie assicurative ed un centro medico, costituitisi parte civile.

Si conclude con quattro condanne il processo su una delle tante truffe con incidenti combinati ai danni di compagnie assicurative. In questo caso, però, era finito sotto processo anche un avvocato che è stato però assolto.

Il giudice monocratico Francesca Mariano della prima sezione penale ha ritenuto Francesco Delli Noci, 38 anni di Lecce, non colpevole, “perché il fatto non sussiste”. Era assistito dagli avvocati Luigi e Roberto Rella, che hanno fermamente sostenuto l’estraneità del legale, ai fatti contestati. Invece, la Procura aveva chiesto la condanna ad 1 anno e 7 mesi.

Il Tribunale ha invece inflitto la pena di 3 anni ad Alessandro Quarta, 35 anni di Lecce; 1 anno e 6 mesi per Gianluca Carlà, 47 anni; 2 anni e 6 mesi per Tommaso Danese di 42 anni. E poi, 2 anni a Raffaele Danese, 67 anni, (tutti di Monteroni).

Rispondevano di tentata e consumata truffa e di tentato e consumato fraudolento danneggiamento di beni assicurati.

Non solo: sono stati condannati al risarcimento del danno in separata sede, nei confronti di tre compagnie assicurative ed un centro medico, costituitisi parte civile con gli avvocati: Silvio Caroli, Carlo Petrone e Stefano De Francesco.

Gli imputati sono difesi dal legale Massimo Bellini, che una volta depositate le motivazioni, presenterà ricorso in Appello.

Invece, è stata stralciata la posizione di Filomena Paglino, 51 anni originaria di Santa Maria Capua Vetere, ma residente a Bagnolo del Salento, difesa dall’avvocato Selene Mariano. Il prossimo 19 dicembre, il giudice deciderà la “sorte processuale” dell’imputata.

L’inchiesta

Le indagini presero il via dalla querela presentata da Allianz Assicurazioni. Sarebbero tre gli episodi contestati dal sostituto procuratore Maria Rosaria Micucci, avvenuti tra ottobre del 2011 e giugno del 2012.

Al centro delle indagini coordinate dalla Procura, alcuni sinistri stradali sospetti. Il primo incidente risalirebbe al 5 ottobre 2011 e si sarebbe verificato a Lecce. Protagonisti Quarta e Paglino che avrebbero prodotto complessivamente alla compagnia assicurativa Allianz, quattro falsi referti medici attestanti lesioni (due di essi rilasciati da un centro radiologico, in realtà chiuso dal 2007). Quarta, secondo l’accusa, si avvalse del patrocinio dell’avvocato Delli Noci, ma il presunto raggiro non andò in porto. Invece, la Paglino ottenne un indennizzo di 3.800 euro.

Il secondo sinistro “incriminato” porterebbe la data del 4 giugno del 2012 e sarebbe avvenuto sulla Copertino-San Donato. Ad organizzarlo, sarebbero stati i due Danese con la complicità di Quarta. Anche in questa circostanza sarebbero stati presentati i referti radiologici dello stesso centro oramai chiuso, attraverso la procedura per il risarcimento del danno, intentata da Raffaele Danese con il patrocinio dell’avvocato. Gli indagati non riuscirono però ad ottenere l’indennizzo dalla Compagnia Alleanza Toro.

Arriviamo, infine, al sinistro del 17 novembre del 2011 di Copertino. Stesso copione, tre falsi referti, ma in questo caso anche il buon esito del presunto raggiro. Carlà, Tommaso Danese e Quarta – quest’ultimo con il presunto ausilio dell’avvocato Delli Noci– riuscirono ad ottenere un complessivo indennizzo di 13 mila 400 euro dalla Fondiaria Sai.



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