Favori su multe e pass per ottenere il voto? Indagati Luca Pasqualini, Antonio Finamore e altre quattro persone

In mattinata, gli uomini della Guardia di Finanza hanno eseguito una serie di perquisizioni, sequestrando numerosi documenti.

Una serie di perquisizioni per far luce su presunti illeciti nella gestione di multe, ricorsi e pass, in cambio di voti. Vi è un nuovo filone d’inchiesta, dopo quello relativo alle case popolari, coordinato dai pm Roberta Licci e Massimiliano Carducci . In mattinata, gli uomini della Guardia di Finanza hanno eseguito una serie di perquisizioni, sequestrando numerosi documenti.

Risultano indagati: Luca Pasqualini, 48 anni di Lecce, ex assessore alla mobilità della Giunta Perrone; Antonio Finamore, 63enne leccese, consigliere comunale e capogruppo di Prima Lecce nella prima amministrazione a guida di Carlo Salvemini, Luisa Fracasso, 45enne leccese; Loredana Valletta, 53 anni di Lecce; Francesca Vallone, 51enne leccese e Gianluca Lo Basso, 46 anni di Lecce, dipendente dell’Asl.

Rispondono a vario titolo ed in diversa misura di associazione a delinquere, abuso d’ufficio, falso ideologico, corruzione, truffa.

In particolare, Pasqualini avrebbe favorito alcuni soggetti in cambio del voto.

Sarebbero infatti emerse condotte illecite, nella gestione dell’ufficio verbali della polizia locale, dell’Ufficio ricorsi del giudice di pace e dell’Ufficio traffico e mobilità -pass del Comune di Lecce.

Le accuse contestate, a vario titolo, sono quelle di associazione a delinquere, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici e abuso d’ufficio.

Le indagini

I fatti si sarebbero verificati a partire dal 2012. Sulla scorta di due informative della Gdf, vengono contestate agli indagati diverse violazioni. In particolare, Pasqualini, Valletta e Fracasso rispondono di una serie di informazioni false nei motivi di ricorso avverso gli accessi abusivi motivo dell’accesso ( il trasporto di disabile munito di pass). Anche la violazione al regolamento relativo agli accessi alle Ztl che prevede per i residenti l’iscrizione della targa del soggetto in una white list e per i non residenti la comunicazione dell’avvenuto accesso entro le successive 48 ore.

Non solo, poiché gli indagati, falsificando e retrodatando la data di validità, avrebbero realizzato pass temporanei per fornire una giusitificazione all’accesso abusivo alle Ztl ed ottenere l’annullamento del verbale.

E poi, l’istruttoria da parte di funzionari appartenenti allo stesso uffico che aveva contestato l’infrazione ( in questo caso, la Fracasso) e che avrebbe dovuto curare la difesa dell’Ente Pubblico, attraverso le controdeduzioni ai motivi di ricorso. Non solo, anche la costituzione in giudizio avverso ( da parte di Valletta) di ricorsi contro le stesse contestazioni.

Pasqualini e Fracasso, sono invece accusati di avere occultato e soppresso alcuni verbali relativi a contestazioni e violazioni del codice della strada. E la sola Fracasso, di sottrazione dalle casse della pubblica amministrazione di somme di denaro, incamerate come pagamento da parte degli utenti per violazioni del codice della strada, attraverso il successivo annullamento del verbale.
Inoltre, ritiene la Procura, Pasqualini, Fracasso e Valletta, avrebbero utilizzato computer e altri strumenti in dotazione alla pubblica amministrazione (carta, stampanti e fotocopiatrici) per redigere i documenti relativi al ricorso.

Nel decreto di perquisizione vengono poi delineati i ruoli degli indagati nella vicenda. Francesca Vallone sarebbe stata la persona di fiducia di Luca Pasqualini e il soggetto di riferimento per l’emissione di pass temporanei anche retrodatati per giustificare l’accesso abusivo alle Ztl. Invece, Gianluca Lo Basso, in occasione delle tornate elettorali, avrebbe fornito il supporto per la raccolta dei voti dei degenti allettati presso l’ospedale “Vito Fazzi”. Egli avrebbe infatti sfruttato il suo ruolo, anche per la prenotazione di visite ed esami strumentali, aggirando le normali procedure di prenotazione. Inoltre, egli aveva accesso a medicinali ospedalieri sottratti abusivamente dall’ospedale.

Infine, Luisa Fracasso ed Antonio Finamore rispondono di una serie di condotte contrarie ai doveri d’ufficio. La Fracasso, è accusata di controprestazioni consistenti nella dazione o promessa di voti, in occasione delle elezioni del 2012 e delle amministrative del 2019, in favore del compagno Finamore. Presso l’ agenzia di pratiche automobilistiche di quest’ultimo, venivano inoltre istruiti i ricorsi avverso i verbali di contestazione per violazioni del codice della strada.



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