Pinuccio, celebre inviato di Striscia la Notizia, è indagato dalla Procura di Lecce per un episodio di diffamazione ai danni di un avvocato salentino.
L’avviso di conclusione delle indagini è a firma del sostituto procuratore Giovanna Cannarile.
Alessio Giannone, 41enne di Bari, conosciuto come Pinuccio, risponde in concorso con l’imprenditore Roberto Fatano, 59enne di Lecce, del reato di diffamazione a mezzo trasmissione televisiva, nei confronti dell’avvocato leccese, Maurizio Siciliano.
I due indagati hanno adesso venti giorni a disposizione per chiedere di essere interrogati o per produrre memorie difensive.
Le accuse risalgono al 6 marzo dello scorso anno, in occasione di una puntata di “Striscia la Notizia”, durante il servizio “Un Daino per nemico”.
Nella circostanza, secondo la Procura, Roberto Fatano, indicato come “Presidente LAICA-Libera associazione delle Imprese e delle Professioni del Salento”, nel corso di un’intervista, avrebbe offeso la reputazione di Maurizio Siciliano. In che modo? Ritiene il pm che ciò sia avvenuto su input di Pinuccio. Questi, evidentemente già consapevole della successiva risposta di Fatano, avrebbe detto, come si legge nell’avviso: “E noi sappiamo che in queste commissioni tecniche c’è una coincidenza”. E a quel punto l’imprenditore, continuando a parlare della gestione degli incarichi alla Camera di Commercio di Lecce, faceva riferimento all’operato dell’avvocato Maurizio Siciliano, dicendo “… Si, è accaduto, per esempio che all’interno di una Commissione tecnica era chiamato ad essere sotto esame, diciamo, il dottore Siciliano ed all’interno di questa commissione vi era il fratello del dottor Siciliano. Quindi, diciamo, che c’è una contiguità che lascia pensare”.
Secondo la Procura, attraverso tale affermazione, Fatano avrebbe insinuato che nello svolgimento di quel ruolo, Maurizio Siciliano avesse favorito il fratello Carlo. A quel punto, sarebbe giunta la risposta ironica di “Pinuccio” che sosteneva: “Vabbè, magari non erano in buoni rapporti”.
Ricordiamo che Carlo Siciliano (fratello di Maurizio), ex Dirigente Medico dell’Asl è stato prima arrestato e poi è finito sotto processo nei mesi scorsi, nell’indagine “Favori e giustizia“, che vede sul banco degli imputati anche altri medici ed il pm Emilio Arnesano.