
Vanno avanti gli accertamenti investigativi per far luce sulla morte dell’84enne Antonio Caracciolo, il cui cadavere è stato trovato, nella giornata di martedì, in avanzato stato di decomposizione nella sua abitazione a Corigliano d’Otranto.
Il sospetto degli inquirenti è che il figlio Roberto Caracciolo, 55 anni, possa avere nascosto la morte del padre, per oltre un anno, per continuare a riscuotere la sua pensione. Le indagini sono coordinate dal pm Luigi Mastroniani e condotte dai carabinieri della Compagnia di Maglie.
Intanto, il figlio dell’uomo è indagato a piede libero per occultamento di cadavere. Infatti, come si legge nel decreto di perquisizione: «Emergono significativi indizi di reato …tenuto conto che da molti mesi continui a prelevare dal conto corrente del padre, avvalendosi delle carte bancomat a lui intestate, le somme di denaro erogate dagli enti di previdenza all’anziano genitore a titolo di pensione, nonostante le diverse persone ascoltate dai carabinieri abbiano riferito di non avere più notizie del sig. Caracciolo Antonio da molto tempo».
E nelle scorse ore, due postamat sono stati posti sotto sequestro e verranno esaminati tutti i prelievi. Non solo, poiché verranno analizzati anche i dati contenuti nei telefonini sequestrati.
La perquisizione
Va detto, che nella mattinata di martedì, i carabinieri della locale stazione si sono presentati in casa di Roberto Caracciolo a Corigliano d’Otranto, con un decreto di perquisizione che è stato esteso anche ad un podere. Successivamente, l’uomo è stato accompagnato a casa di suo padre, in via San Lorenzo, per aprire la porta. Il cadavere dell’84enne, in avanzato stato di decomposizione era su una brandina, avvolto in alcune coperte e c’era un ventilatore acceso. Intanto l’indagato, come riferito dal suo legale Fabrizio Ruggeri, si è chiuso nel silenzio più assoluto.
Lo stabile in cui viveva Antonio Caracciolo doveva essere messo in sicurezza dopo la caduta di alcuni calcinacci. Il Comune, da tempo, stava cercando di notificare all’anziano una diffida affinché mettesse in sicurezza una pensilina pericolante della sua abitazione. Ma ogni volta che i vigili andavano a suonare alla porta di casa non rispondeva nessuno. Il figlio, in base ad alcune testimonianze, avrebbe detto che il padre si trovava in Svizzera. E si legge nell’atto inviato dal comando di Polizia Provinciale alla Procura: «Si specifica che il Caracciolo Luigi Roberto è persona introversa con carattere irrequieto e non affidabile che a conoscenti e/o amici del padre che non vedendolo gli chiedevano notizie, ha sempre risposto che il padre sarebbe rientrato in Corigliano d’Otranto tra qualche giorno». Inoltre, si legge nell’atto: «Rumors di paese alimentano il dubbio che il figlio possa approfittarsi di questa situazione avendo di fatto il godimento dei beni mobili e immobili dei genitori».
Nelle prossime ore sarà conferito al medico legale Alberto Tortorella, l’incarico per l’autopsia, anche se da una prima ispezione del cadavere non sarebbero emersi segni di violenza. L’esame autoptico, però servirà a dare risposte, oltre che sulle cause della morte, anche sul periodo del decesso.
Invece, nella serata di ieri, Roberto Caracciolo si era allontanato da casa, ma l’allarme è rientrato nella giornata di oggi, poiché l’uomo è stato ritrovato in una località di campagna.