Chiazza gialla nel mare di Porto Cesareo, la Procura apre un’inchiesta. Ipotesi di reato: inquinamento ambientale

L’ipotesi di reato è inquinamento ambientale, a carico di ignoti. La Procura vuole verificare se all’origine di questo fenomeno ci sia lo sversamento in mare di liquami e sostanze inquinanti.

Tutto ha avuto inizio dalla presenza negli ultimi giorni di una macchia giallognola nelle acque di Porto Cesareo. La Procura non è rimasta ferma ed in queste ore ha aperto un’inchiesta per verificare le cause della comparsa di quell’estesa chiazza giallognola, nelle acque di solito azzurre e cristalline di Porto Cesareo.

Dopo le segnalazioni di turisti, bagnanti e residenti, che hanno avvistato quel fenomeno a riva già tre giorni fa nella zona compresa tra i lidi e la spiaggia libera in località “Scalo di Furno”, sono scattati gli accertamenti degli organi inquirenti.

Le indagini, coordinate dal Procuratore Aggiunto Elsa Valeria Mignone e dal sostituto procuratore Roberta Licci e condotte dagli uomini della Guardia Costiera e dai Carabinieri di Porto Cesareo, sono ancora in una fase embrionale.

L’ipotesi di reato è inquinamento ambientale

Al momento l’ipotesi di reato è quella di inquinamento ambientale, a carico di ignoti. Infatti, la Procura vuole vederci chiaro e capire se all’origine di questo insolito fenomeno ci sia lo sversamento in mare di liquami e sostanze inquinanti.

Non convincerebbe del tutto, al momento, l’ipotesi paventata che a causare il coloramento innaturale del mare, sia stata la presenza di alghe marine.

La temperatura delle acque di questi giorni (circa 24 gradi) sarebbe inidonea al proliferare di tali microrganismi.

E poi il posizionamento ed il flusso di tale chiazza farebbe pensare anche ad altre cause.

Sembrerebbe, inoltre, poco plausibile che il liquido giallognolo, confluito poi in mare, possa provenire da una singola abitazione.

Ad ogni modo, nelle scorse ore, sono intervenuti i tecnici di Arpa Puglia, l’agenzia regionale per l’ambiente, per le opportune verifiche. Essi hanno già provveduto al campionamento delle acque nella zona di mare “incriminata”ed i risultati saranno depositati nelle prossime ore.

La Procura, a breve, potrebbe anche affidare una consulenza tecnica ad un biologo, per potere avere un quadro più chiaro e circoscritto del fenomeno.

Le parole del Sindaco di Porto Cesareo

Intanto, anche il Sindaco di Porto Cesareo Salvatore Albano, è intervenuto sulla vicenda, tranquillizzando turisti e residenti per evitare il diffondersi di allarmismi. Infatti, la chiazza giallognola si era già manifestata lo scorso anno, nello stesso periodo, nel medesimo punto. In quel caso, le analisi di laboratorio avrebbero escluso l’ipotesi dell’inquinamento, attribuendone le cause alla fioritura di microalghe appartenenti al genere “Gyrodium”, associate a colorazioni dorato-brunastre.



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